L’eruzione del 79 d.C. che ha distrutto le città di Pompei ed Ercolano, ha reso un servizio unico all’umanità: quello di mantenere intatti, sotto la coltre di cenere e lapilli, reperti del mondo antico che non sarebbero mai arrivati ai giorni nostri integri. È il caso dei papiri di Ercolano. Una recente scoperta ha individuato, nell’inchiostro con cui venivano stampati, tracce di metallo. L’inchiostro a piombo era dunque già in uso presso i romani del primo secolo dopo Cristo, cioè quattro secoli prima di quanto si credeva. Fino ad ora naturalmente.
L’eccezionale scoperta è stata fatta da Vito Mocella dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Imm-Cnr) di Napoli che ha coordinato con successo un team scientifico internazionale. Lo studio è stato poi pubblicato sulla rivista scientifica Statunitense “Proceeding of National Academy of Sciences of the United States of America” (Pnas). La tecnica utilizzata per decifrare i papiri è molto innovativa: un sofisticato sistemi a Raggi X ha permesso ai ricercatori di capire cosa c’era scritto sugli antichi fogli, senza bisogno di srotolarli (operazione che li avrebbe sicuramente danneggiati). È arrivata poi l’incredibile scoperta dell’uso del piombo nell’inchiostro da parte dei romani.
Papiri di Ercolano: i romani usavano inchiostro a piombo da molto prima di quanto si credesse
Sottolinea Mocella ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno: “Finora si pensava che prima del IV-V secolo dopo Cristo il metallo non fosse presente nell’inchiostro dei papiri greco-romani. La prima miscela ferro-gallica identificata come inchiostro di scrittura di pergamena, infatti, risale solo al 420 dopo Cristo. In seguito, gli inchiostri metallici sono diventati la norma per i documenti della tarda antichità e per la maggior parte di quelli del Medioevo“. La scoperta è dunque sorprendente. I romani erano davvero un popolo illuminato per quanto riguarda le nuove tecnologie. Esperti nell’arte della guerra, hanno costruito uno degli imperi più grandi del mondo grazie alle loro tecniche sofisticate e le strategie mirate. Lo scavo di Ercolano, come quello di Pompei, sono una straordinaria fotografia di quel mondo antico tanto studiato. Se non ci siete ancora stati, bisogna assolutamente che andiate a visitarli.