Il movimento dei neoborbonici ha denunciato la Disney, multinazionale statunitense attiva nel campo del cinema d’animazione perché, secondo loro, discrimina Napoli e il suo popolo. La pellicola sotto accusa è Zootropolis l’ultima fatica cinematografica uscita nelle sale italiane il 18 febbraio 2016. All’interno del film, per i neoborbonici, ci sarebbe un personaggio che propone una caricatura del napoletano, negativa e non veritiera, basata solo su stupidi pregiudizi.
La pellicola racconta la vita di una società perfetta in cui tutti gli animali vivono in armonia tra di loro. A minare la tranquillità di questo utopico paradiso, però, ci sono alcuni personaggi negativi. Uno di questi è rappresentato dalla donnola Duke: animale scaltro, furbo e un po’ imbroglione. La donnola Duke, nella versione distribuita in USA, non ha accento. Viene invece doppiata nella versione italiana da Frank Matano, con fortissima cadenza napoletana. Ed è proprio questo che ha fatto infuriare i neoborbonici che pretendono a gran voce chiarimenti, scuse e risarcimenti morali e materiali da parte della Disney minacciando addirittura di portare in tribunale il colosso americano con l’accusa di discriminazione razziale.
Neoborbonici: il fanatismo di difendere Napoli a tutti i costi
Il movimento neoborbonico nasce per ridare valore alla storia del sud dimenticata. Si prefigge l’obiettivo di ristabilire la presunta verità storica riguardante il periodo del risorgimento italiano. Tale verità sarebbe, secondo la loro visione un po’ fanatista, stata nascosta: dai libri delle elementari ai saggi di eminenti studiosi sarebbero tutte balle quelle che ci propinano su Garibaldi & Co. Comunqe sia non è la prima volta che il movimento dei neoborbonici arriva ad usare l’arma della denuncia per far valere le proprio idee. Qualche settimana fa durante la partita Napoli-Empoli alcune bandiere recanti lo stemma del Regno delle due Sicilie, vennero sequestrate e il movimento pro sud denunciò l’accaduto alle autorità.