Non ha pace il Partito Democratico. Dopo le elezioni amministrative e relative polemiche, scoppia un nuovo caso che da tempo minaccia gli equilibri tra il Pd nazionale e quello locale. Una vicenda che coinvolge anche il governo guidato dal premier Paolo Gentiloni. Si tratta della nomina a commissario per la sanità regionale del governatore Vincenzo De Luca.
La possibilità che il Presidente della regione Campania potesse essere nominato ai vertici della sanità locale stava per concretizzarsi. Come riportato dall’Adkronos, l’atto era già pronto in Consiglio dei ministri. Tuttavia l’iter è stato bloccato, probabilmente da qualche veto politico. Non è un mistero che il Ministro Beatrice Lorenzin sia contraria al provvedimento, più che per una questione personale, per un discorso legato alla volontà di poter “controllare il controllore”. Sembrerebbe che lo stop sia stato voluto dai senatori Ap del Sud, a cominciare dal sottosegretario Tonino Gentile, che si è oposto all’approvazione di una norma che rappresenterebbe un’eccezione per l’interno Mezzogiorno.
All’interno del Partito Democratico sono molte le opposizioni ad una nomina di De Luca. Dal Nazareno si sta prendendo tempo affinché si trovi una soluzione che possa accontentare tutti senza che ci siano gravi ripercussioni, sia interne al partito che nei confronti del governo. Tuttavia, la nomina del governatore non è affatto scontata. Per ora, nonostante l’asse di ferro tra il Segretario Dem, Matteo Renzi e lo ‘Sceriffo ex sindaco di Salerno, l’unica certezza è la grave empasse istituzionale in cui si trova la Campania. Tutto questo accade in un settore, la sanità, che nella regione versa in gravi condizioni.
