Voce di Napoli | Navigazione

La zeppola di mastu Peppe: tradizione e novità a Napoli

A marzo non può mancare sulla tavola dei napoletani la zeppola, dolce tipico campano che ha le sue origini nell’antica Roma. Un bignè morbido farcito con crema pasticcera e amarene cotta al forno o fritta, si prepara ogni anno per la Festa del Papà il 19 marzo, festa di San Giuseppe, da cui deriva appunto il nome: a’ zeppl’ e san Giusepp‘. La delizia napoletana quest’anno incontra l’innovazione e si trasforma in “Mastu Peppe“, novità gastronomica nata dall’incontro di Venerando Valastro con Marco Infante, la zeppola-panino ripiena di carne per rinnovare un dolce tradizionale.

La famosa zeppola di San Giuseppe sarà composta da un hamburger di salsiccia di nero casertano e friarielli adagiato nel bignè, un mix tra classico e american barbecue. Na squisitezz! Valastro non è nuovo a questi azzardi, lo ha dimostrato con le polpette di marchigiana affumicate con pesco e ciliegio, in un ragù di San Marzano, mentre Marco Infante è un noto pasticciere napoletano che ha già dato luogo a una lunga serie di restyling della gastronomia napoletana, il gelato gusto pizza con Gino Sorbillo, la sfogliatella salsiccia e friarielli con Mario Tortora, il dolce pistacchiato con Gaetano Genovesi.

La tradizione. Come per molti altri dolci appartenenti all’antica tradizione della pasticceria artigianale napoletana, anche le zeppole hanno una leggenda: l’invenzione sarebbe attribuibile alle suore di un monastero napoletano; il Monastero di Santa Chiara, da dove il segreto delle zeppole sarebbe stato trafugato. Secondo un’altra versione invece le zeppole sarebbero un’ennesima invenzione del grande Pasquale Pintauro storico pasticciere inventore della sfogliatella, che, chiuso nel suo laboratorio sarebbe uscito un 19 Marzo (San Giuseppe) con la  sua nuova invenzione: le zeppole. Chi l’ha fatt l’ha fatt e zeppl e San Giusepp nun ponne mancà!