Tensione alle stelle durante un blitz della polizia nel quartiere Penniniello di Torre Annunziata. Scatenato Raffaele Gallo, primogenito del boss Francesco Gallo, 40 anni, meglio noto come “Francuccio ‘o pisiello”, attualmente detenuto e accusato anche di una presunta estorsione ai danni della produzione Cattleya durante le riprese della serie di Gomorra.
Il giovane, che lo scorso novembre ha compiuto 18 anni, voleva impedire alla polizia di controllare l’isolato 10, zona di “sua competenza” finita nel mirino delle forze dell’ordine dopo l’esplosione di sette colpi d’arma da fuoco, nella notte tra domenica e lunedì, contro l’auto di una donna incensurata ma moglie di un noto pregiudicato in carcere da anni.
Gallo, che nonostante l’età “vanta” già precedenti, ha tentato poi la fuga a bordo di uno scooter ma è stato intercettato, non senza difficoltà, da due poliziotti. In questa circostanza il 18enne ha iniziato a inveire e ad aggredire le forze dell’ordine. “Levatemi le mani da dosso” prima di schiaffeggiare un poliziotto e rifilargli una testata al labbro inferiore destro.
Una volta fermato, insieme ad un’altra persona intervenuta in suo aiuto, la gente dell’isolato 10 del Penniniello è intervenuta in difesa del giovane rampollo dei Gallo e del suo complice, Vincenzo Somma, 26enne già noto alle forze dell’ordine. Circa una trentina di persone hanno iniziato a circondare i poliziotti chiedendo di lasciare andare il ragazzo. Un episodio sconcertante che ha “costretto” un agente a esplodere un colpo d’arma da fuoco in aria per ripristinare l’ordine e calmare le persone accorse.
Gallo, che ha continuato a minacciare i poliziotti anche dopo l’arresto (“Poi ci vediamo fuori…”) e Somma saranno giudicati per direttissima. I due agenti feriti hanno riportato una prognosi di 3 giorni.