Il 26 febbraio a Los Angeles andrà in scena l’evento più atteso per gli amanti del cinema: la notte degli Oscar. Quella sera ci sarà anche un pò d’Italia, quella che rappresenta un paese impegnato in una battaglia sociale e per il rispetto dei diritti umani. Infatti ad essere stato candidato alla vittoria della celebra statuetta, è il documentario di Gianfranco Rosi, Fuocoammare.
La pellicola italiana se la dovrà vedere con I’m your negro, A life animated, OJ: made in America, 13th. Il regista ha già avuto un importante riconoscimento per Fuocoammare: Rosi, infatti, è stato premiato con l’Orso d’Oro di Berlino da una madrina speciale, Meryl Streep.
Così, dopo aver vinto il Leone d’Oro come miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2013, Rosi ottiene un ulteriore e prestigiosa soddisfazione. Con Fuocoammare, il cineasta italiano ha trionfato anche a Londra quando si è aggiudicato il 37th Critics Circle film award come miglior documentario. A dicembre, invece, aveva vinto l’Efa l’Oscar europeo sempre all’interno della sua categoria.
Fuocoammare racconta la storia degli sbarchi dei migranti sull’isola di Lampedusa, sia dal punto di vista di chi arriva in Italia che da quello degli abitanti del posto. Su Rosi e il suo capolavoro si è pronunciata la grande Meryl Streep: “Sono molto orgogliosa del premio all’unanimità che gli abbiamo attribuito a Berlino. Il film di Rosi è sicuramente qualcosa di unico perché nonostante siano storie che riguardano le masse di persone, il tema dell’immigrazione ci tocca solo se vediamo l’immagine di un bambino strappato al mare o quella di un ragazzino in ambulanza coperto di polvere. Solo quel tipo di immagini ci dà la sveglia. Rosi è riuscito attraverso i suoi protagonisti, un ragazzo, un dottore, un dejay su questa piccola isola, a lasciare aperta una porta all’orrore e con il suo film ha indicato una strada al pubblico per poterci entrare e anche uscirne. Credo che se i membri dell’Academy lo vedranno Fuocoammare avrà delle ottime probabilità”