Non usa mezzi termini Vincenzo De Luca per rivolgersi al ministro Beatrice Lorenzin. Che i modi del governatore della Campania siano sempre impetuosi, questo se lo aspettavano tutti. La novità è la questione politica: il presidente eletto con il Pd risponde agli attacchi subiti nel merito della questione dell’ospedale di Nola. Insomma tutto gira ancora intorno alla sanità, tema di competenza regionale dove De Luca, per legge, ne è anche amministratore diretto.
Dopo le polemiche sullo stato in cui versano le strutture ospedaliere e ambulatorie campane, le dichiarazioni del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, e le scivolate dal tempismo perfetto del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, De Luca passa di nuovo al contrattacco. Così dopo essersi smarcato dall’ex premier con la creazione del movimento “personale” Campania Libera, per dare un segnale sul lavoro svolto riguardo la sanità, il presidente della regione mette nell’obiettivo il ministro della salute Lorenzin.
“Il ministro della Sanità dovrebbe chiedere scusa alla Regione Campania. Basta con i 400 mila euro ai commissari, due burocrati che vengono solo a dare fastidio, che sono un danno, un ostacolo intollerabile“, inizia così l'”arringa” di De Luca nei confronti del ministro dagli studi dell’emittente locale Lira Tv. La polemica si infuoca proprio perché la Lorenzin vorrebbe frenare il governatore nel poter gestire, come gli spetterebbe per legge, la sanità per affidarne le mansioni ad un commissario esterno.
Continua il presidente della Campania: “La sanità non è una bottega di famiglia. Mica decide lei da sola? Si decide sulla base di motivazioni che sarà chiamata a dare. La nomina dei commissari è illegittima, ora apriremo conflitti istituzionali. Nei prossimi giorni avremo motivo di confronto di merito. Ora evitiamo di burocratizzare, fateci lavorare“.
Insomma lo scontro istituzionale, appunto, è solo all’inizio: “Il commissario di governo precedente ha fatto dell’ospedale Cardarelli un campo di battaglia mentre noi gli stiamo ridando dignità. Chiedano scusa anche per quello che è successo a Nola, quando i commissari erano in ferie mentre noi c’eravamo. Abbiamo fatto più noi in dieci mesi che i commissari nominati da loro in otto anni“. Ma Napoli e la sua regione, potranno ancora sostenere questi innumerevoli conflitti tra le varie cariche che dovrebbero garantirne l’amministrazione e lo sviluppo?