Una vicenda che ha sconvolto l’Italia intera, nata da una rapina organizzata per far sparire le prove delle condotte sessuali dei due frati francescani. Ricatti, foto e chat che hanno inchiodato padre Domenico Silvestro, che esercita nella Basilica di Sant’Antonio di Afragola, e padre Nicola Gildi.
Oltre ai religiosi, in manette sono finiti altri quattro uomini. La vicenda è venuta alla luce dalle indagini dei carabinieri della stazione di Afragola, tra aprile e giugno 2024, dopo una rapina in abitazione commessa lo scorso 26 aprile ai danni di due uomini di Afragola. Una rapina anomale che, dopo accurate indagini, ha condotto a un caso assurdo: abusi sessuali che vedevano coinvolti i du religiosi.
Vittime che in una lettera parlavano esplicitamente di rapporti sessuali ai quali erano stati costretti dai due francescani in cambio di assistenza di carattere sociale (abiti, alimenti e quant’altro necessario alla loro sopravvivenza) e lavorativa. Il racconto di una delle vittime: “Era il 2016 quando ho conosciuto frate Nicola Gildi in una chat per incontri”. Inizialmente si trattava di rapporti sessuali in cambio di generi alimentari, sigarette e altro. Ma l’uomo racconta anche che «il frate non si limitava ad avere rapporti sessuali con lui, ma gli chiedeva di trovare altri ragazzi disposti ad avere rapporti sessuali».
Il giovane spiega che assecondò il religioso «pagando di tasca propria i ragazzi e prelevando il denaro dalla paga che riceveva dal frate per i lavori che stava effettuando in chiesa». Gli incontri a sfondo sessuale sarebbero poi continuati, sotto la minaccia della perdita dell’assistenza economica: «Sono cose che avvenivano circa una volta al mese. I ragazzi che venivano a queste orge venivano invitati con le app di incontri, da Tinder a Ciao Amigos».
«Ho appreso questa notizia con dolore — ha affermato l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, in una nota diffusa sulla vicenda —. Il dispiacere e la tristezza non sono causate soltanto dall’apprendere delle infelici vicende in cui i due frati sono implicati, ma dallo smarrimento e dal turbamento che tale notizia provocherà nel cuore dei fedeli della Parrocchia-Santuario di Sant’Antonio».