«La comunità scientifica non è nelle condizioni, nonostante il fenomeno sia monitorato 24 ore su 24, di poter sufficientemente intercettare l’evoluzione del fenomeno» del bradisismo ai Campi Flegrei. «Quindi, il governo dice che bisogna essere pronti a ogni evenienza», afferma il ministro della ministro della Protezione civile Nello Musumeci al termine del vertice interministeriale presieduto dalla premier Giorgia Meloni. E poi lancia «un appello a non farsi prendere dal panico, ma a lavorare con grande responsabilità».
Aggiunge Musumeci: «Sono stati realizzati migliaia di edifici nell’area dei Campi Flegrei, ci vivono 80mila persone. L’eccessiva antropizzazione del territorio, che andava impedita in passato, oggi crea problema ai fini del piano speditivo di evacuazione. Stiamo lavorando con la prefettura e con i Comuni e con la Regione per definire un piano di evacuazione che rimane nel cassetto ma se necessario deve essere subito realizzato ed attuato». Il ministro conferma «l’intenzione del governo di impegnare risorse», ma esclude «il metodo del sisma bonus: troveremo soluzioni alternative, adeguate, più celeri».
Una delle ipotesi è quella di incentivare chi decide di trasferirsi: «Vogliamo capire se non sia anche utile la strada di sostenere il cittadino che volesse delocalizzare, che dice “non vogliamo più stare qui”. Il governo deve sostenere questa scelta, accompagnarla o girarsi dall’altra parte? È un’ipotesi che non mi sembra da sottovalutare, ci stiamo ragionando: stasera abbiamo posto il tema al centro dell’agenda», dice Musumeci.
Al momento non si prevede un innalzamento del livello di allerta: «Non ho letto la relazione della commissione Grandi Rischi che si è riunita sui Campi Flegrei, ma credo che confermerà l’allerta gialla. Non so se ci sono stati pareri divergenti, non lo escludo», afferma il ministro della Protezione civile.
Alla riunione hanno preso parte anche i ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e dell’Istruzione Giuseppe Valditara, i sottosegretari alla Difesa, Isabella Rauti, e all’Interno, Emanuele Prisco, il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio e il prefetto di Napoli, Michele di Bari.
«Le stime saranno fatte nei prossimi giorni ma servono oltre 500 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici nei Campi Flegrei», sottolinea Musumeci che poi ricorda: «Chi ha scelto di vivere nell’area dei Campi Flegrei sapeva di vivere in un’area difficile che presenta rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite, serve una convivenza vigile col pericolo. Se decidi
di stare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile con una maggiore consapevolezza». Il ministro annuncia u«na norma per vietare nuove costruzioni nella zona del bradisismo dei Campi Flegrei».