Sono più tragiche che mai le ultime ore in vita di Giulia Tramontano. La ragazza è stata uccisa dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello, che ha poi provato a carbonizzarla. Ha in seguito trascinato il cadavere in un campo vicino casa per seppellirla. Era incinta di 7 mesi e nel grembo aveva suo figlio. Questo non ha fermato la sua furia omicida.
Le ultime ore di Giulia Tramontano
Le ultime ore Giulia le ha passate su questa Terra scoprendo la più atroce verità: il fidanzato e padre di suo figlio aveva una vita parallela, un’amante che era anche rimasta incinta per poi perdere il bambino. La 29enne di Sant’Antimo l’ha anche incontrata al bar per chiarire e sapere, all’Armani dove Alessandro lavorava come barman, poi il ritorno a casa e il litigio con lui. Un anno con una vita parallela fatta di bugie. Con l’amante si lamentava di Giulia, con la quale invece viveva una vita normale nell’appartamento di Senago, nel Milanese.
Forse parole forti, o semplicemente follia, Alessandro ha ucciso la donna accoltellandola alla gola. L’ultima presenza in vita della ragazza risale alle ore 21 quanto una telecamera la riprende. Da quel momento il buio. Il killer prova a dare fuoco al corpo di Giulia senza vita, nel quale c’è anche quello del figlio di sette mesi, ci prova due volte: nella basca da bagno e poi nel box di famiglia, ma non ci riesce. Così seppellisce il cadavere in un campo. La domenica mattina va a lavoro alle 7 e rientra alle 17 denunciando poi la scomparsa di Giulia. Finge che la ragazza sia andata via facendo sparire anche il suo passaporto e 400 euro, ma è tutta una bugia.