Si è tenuta oggi la prima udienza del processo di secondo grado per l’omicidio di Patrizio Falcone, ucciso a 41 anni con una coltellata al petto il 23 maggio del 2020. In primo grado per il suo omicidio è stato condannato a 24 anni Mauro Severino, il vicino di casa che colpì mortalmente il 41enne.
Presente tutta la famiglia di Patrizio Falcone, la moglie Anna Gaeta che da quel maledetto 23 maggio combatte affinché sia fatta giustizia per il marito. Al suo fianco Natascia Lipari, la madre di Simone Frascogna – il giovane di 19 anni ucciso a Casalnuovo il 3 novembre del 2020 – ed Elisa Ciliendo, madre di Gianluca Coppola – assassinato brutalmente a 27 anni davanti agli occhi del padre. Le tre donne si sostengono l’una con l’altra nelle battaglie per i loro cari e perché non capiti più a nessun altro quello che è accaduto alle loro famiglie.
In aula c’era anche Mauro Severino, che si è alzato e ha preso parola per chiedere perdono alla famiglia di Patrizio Falcone, spiegando che in quel momento avrebbe perso la testa. Parole che chiaramente hanno gettato sale su una ferita ancora aperta e troppo dolorosa per la famiglia del 41enne. “Speriamo che i giudici – dice Anna Gaeta a Vocedinapoli.it – confermino la condanna di 24 anni. Non è stato facile stare in aula e vedere Mauro Severino, l’uomo che ha ucciso mio marito, ogni volta dobbiamo rivivere tutti quei momenti. Mi auguro che tutto questo un giorno possa non succedere più e che nessuno debba passare quello che abbiamo passato noi”. Anche in secondo grado non è stata accettata la richiesta dei legali della famiglia Falcone che volevano l’aggravante della crudeltà. La prossima udienza si terrà il 27 ottobre.