Notte di terrore a Roma dove gli agenti dei commissariati Viminale e Sant’Ippolito hanno fermato due ragazzi di origini tunisine, di 17 e 18 anni, per rapina aggravata e violenza sessuale ai danni di un ragazzo romano di 17 anni e di sua madre 50enne.
La cronaca dell’orrore
Sabato notte, nella zona di Centocelle, il ragazzo romano stava per salire sulla sua mini-car per fare ritorno a casa quando è stato accerchiato e rapinato dai due tunisini. Subito dopo i due hanno abusato sessualmente del 17enne.
Dopo l’abuso, il giovane, è stato costretto a portare i due malviventi nell’abitazione in cui viveva con la madre. Una volta nell’appartamento i due tunisini gli avrebbero rubato dei soldi, alcuni oggetti e poi, come testimoniato dalla vittima, avrebbero costretto anche la madre ad avere un rapporto sessuale con loro.
I due tunisini, dopo la seconda violenza sono scappati. Ad allertare il 113 è stata la donna assieme a suo figlio. Sul luogo sono arrivate le volanti della polizia. Gli investigatori, dopo aver raccolto le prime dichiarazioni, si sono messi sulle tracce dei due presunti violentatori.
Il fermo e le indagini in corso
I due ragazzi sono stati incastrati grazie al Gps del cellulare del 17enne che avevano rubato e tenevano con loro al momento del fermo. I presunti violentatori sono stati bloccati dagli agenti nel centro storico e portati in commissariato. La donna 50enne è stata trasportata in ospedale per accertamenti medici. Proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.