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Stop ai biglietti gratuiti, scatta lo sciopero dei dipendenti Eav

L’Eav sospende improvvisamente un accordo previsto dal 1931, per cui i parenti dei dipendenti dell’azienda non devono pagare il biglietto, immediata l’agitazione da parte del personale.

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Il caos sorto è perché l’Eav (Ente Autonomo Volturno), che gestisce ferrovie locali Circumvesuviana e Cumana e altre linee, ha deciso di bloccare nell’immediato l’erogazione di quanto previsto da un articolo del rapporto di lavoro. Sarebbero pertanto revocate le tessere gratuite per i parenti dei dipendenti, obbligando tutti ad acquistare il biglietto. Il decreto che stabilisce il “coordinamento delle norme sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi del lavoro con quelle sul trattamento giuridico-economico del personale delle ferrovie, tramvie e linee di navigazione interna in regime di concessione” prevede all’articolo 34 che “agli agenti e loro famiglie vengono concessi annualmente, sulle linee esercitate dall’azienda, biglietti di viaggio e buoni per trasporto di bagaglio gratuito od a prezzo ridotto”.

La circolare che annunciava questa nuova politica era stata diffusa al personale il 7 ottobre, il sindacato in risposta aveva fatto presente: “La Faisa Confail da tempo e dopo tante trattative, tutte negative, ha il dovere di salvaguardare un diritto del lavoratore”. Una volta indetto lo sciopero da parte del personale, è arrivato l’accordo con il presidente Umberto De Gregorio. L’azienda “si impegna a proporre una soluzione precisa, entro 30 giorni, che contenga la condivisione del principio che i familiari in linea retta possono ottenere significative agevolazioni, cosi come in altre aziende di primaria importanza del tpl nazionale”. L’annuncio dello sciopero aveva posto molti problemi, una volta revocato il presidente De Gregorio si è detto soddisfatto: “dimostra che dialogando si possono evitare scioperi che provocano inutili disagi agli utenti”.