La Juventus paragonata a una “macchina ingolfata” a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. E’ questo lo scenario che stanno disegnando gli inquirenti della procura di Torino nell’inchiesta che nella giornata di venerdì ha portato la Guardia di Finanza a perquisire le sedi della societa’. Nel corso dell’indagine sono state svolte anche intercettazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che le difficoltà della società non sarebbero derivate solo dall’emergenza sanitaria.
Indagine sulla Juventus
Con il sistema delle plusvalenze sulla compravendita di calciatori la Juventus ha generato un “ricavo di natura meramente contabile e in ultima analisi fittizio” mascherando perdite di esercizio: 39 milioni anziche’ 171 milioni nel 2019, 89 milioni anziche’ 209 milioni nel 2000, 209 milioni anziche’ 240 milioni nel 2021. Questa in sintesi e’ l’ipotesi su cui stanno lavorando la Procura di Torino e la Guardia di Finanza con l’operazione ‘Prisma’.
Sarebbe Fabio Paratici, ex Chief football officer della Juventus, “l’artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze”, ma, secondo gli inquirenti, il Cda della societa’ bianconera, e “in primis il presidente Andrea Agnelli”, era “ben consapevole” della sua condotta. Questa, per ora, e’ l’ipotesi su cui stanno lavorando la procura di Torino la Guardia di Finanza nell’inchiesta sui conti del club. Gli inquirenti si sono avvalsi di numerose intercettazioni telefoniche, dalle quali si ricava che negli ambienti della Juventus era chiaro che le difficolta’ non derivavano soltanto dall’emergenza sanitaria: in una conversazione si sente dire “si’ ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene”.
Chi sono le persone indagate nell’indagine sulla società Juventus
Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe la compravendita dei calciatori, la formazione dei bilanci. Sei le persone che risultano indagate: il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici, ora al Tottenham, l’attuale Chief Corporate & Financial Officer Stefano Cerrato, l’ex Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Bertola, e l’ex dirigente finanziario Marco Re. E’ indagata anche la Juventus, nella veste di persona giuridica. Diverse le ipotesi di reato: false comunicazioni sociali ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Al vaglio degli investigatori ci sono i trasferimenti di alcuni calciatori e le prestazioni rese dagli intermediari nel corso delle transazioni. Dell’iniziativa delle Fiamme Gialle, scattata al termine delle contrattazioni settimanali della Borsa – la Juventus e’ una societa’ quotata nell’ambito del mercato Euronext Milan, l’ex Mercato telematco azionario- ed e’ stata data comunicazione alla Consob e alla procura federale della Figc. In procura il fascicolo e’ aperto dal maggio di quest’anno. Se ne occupa un pool di magistrati composto dai pm Ciro Santoriello, Marco Gianoglio e Mario Bendoni.
Indagini sui rapporti con Ronaldo
Accertamenti anche sui rapporti economici che la società bianconera ha intrattenuto con Cristiano Ronaldo. I militari hanno ricevuto dai magistrati l’incarico di cercare “documenti e scritture private” relative al contratto e alle retribuzioni arretrate. Il calciatore non risulta indagato.