Si è tenuto lo scorso weekend il campo di addestramento della Protezione Civile, prima edizione del Memorial “Patrizio Falcone“, in ricordo del 41enne ucciso nel maggio del 2020 da un vicino di casa. Organizzato dall’ODV TDB Italia Protezione Civile in collaborazione con il comune di Castel Morrone e con il patrocino morale del Comune di Napoli e dell’8° Municipalità partenopea. Un campo di addestramento di 10 operatori che hanno potuto apprendere tutte le tecniche della tutela ambientale.
Domenica 6 giugno a Castel Morrone c’è stata la cerimonia conclusiva di queste giornate di addestramento. All’evento hanno partecipato anche il Quadrifoglio, Ansia, Conita, CSA, NGA, Nogra, Associazione Not “Guardie Ambientali di Terzigno” Croce Azzurra e Croce Bianca e il gruppo comunale della Protezione Civile di Castel Morrone. “E’ un’iniziativa partita da tutti i nostri associati, perché hanno partecipato tante altre associazioni“, spiega Gennaro Tortora, presidente dell’associazione TDB Italia – Protezione Civile.
E’ stata la prima edizione del memorial in ricordo di Patrizio Falcone. Presente tutta la famiglia del 41enne e la madre della vittima, la signora Carmela Ruggieri. Hanno presenziato il sindaco di Castel Morrone, Gianfranco Della Valle, l’ingegnere Caputo (coordinamento protezione civile C.O.N.I.T., Generale Cincimino e i due avvocati della famiglia Falcone, De Marco e Lipari. Intervenute anche gli assessori del Comune di Napoli, Rosaria Galiero e Alessandra Clemente. Nell’occasione è stata conferita una targa del Comune di Napoli alla famiglia di Patrizio Falcone in memoria di un uomo ucciso barbaramente. “Insieme contro le ingiustizie e ogni forma di violenza per testimoniare la vita nel senso più profondo”, questo il testo della targa, che vuole essere un monito per non dimenticare mai quanto accaduto a Patrizio.
Gennaro Tortora, ha spiegato perché ha voluto fortemente tale iniziativa: “Noi attendiamo i prossimi giudizi, ci auguriamo che venga ribaltata la situazione negli appelli, saremo al fianco della famiglia Falcone. Ma abbiamo in mente altre iniziative per continuare a discutere di quest’episodio. Parliamo di un uomo, di un lavoratore onesto, una persona che quando cinque anni fa è venuto a iscrivere il figlio, ha chiesto e voleva che il figlio un domani potesse diventare un buon cittadino, visto che aveva il sogno di arruolarsi con le Forze Armate. Io mi ricordo che Patrizio Falcone mi diceva sempre ‘Presidente mi raccomando se mio figlio fa il biricchino me lo deve dire”. Ma io non ho mai dovuto dire nulla perché è uno dei migliori allievi che ho avuto in tanti anni. Per quel che ci riguarda siamo vicini a questa famiglia e alle Istituzioni, fiduciosi che nei prossimi gradi si abbia un risultato diverso“.