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Commissione Straordinaria di Sant’Antimo a lavoro per il territorio, da via Giannangeli all’area P.R.U.: tutti gli interventi

I commissari incontrano gli esponenti politici cittadini, tra i lavori c'è anche la messa in sicurezza della strada interessata dal crollo del 2017

Continuano i lavori della Commissione Straordinaria del Comune di Sant’Antimo, composta da Maura Nicolina Perrotta, Simonetta Calcaterra e Salvatore Carli. Iniziative volte alla risoluzione di alcune problematiche del territorio.

Incontro tra Commissione Straordinaria ed esponenti politici cittadini

Ed è proprio con l’obiettivo di creare sinergie e cooperazione con gli esponenti politici cittadini che si è tenuto l’incontro di martedì 6 aprile presso la Casa Comunale. In quella che si potrebbe definire una tavola rotonda sono state illustrate le tante iniziative intraprese quali la bonifica dell’area P.R.U., l’installazione e attivazione dell’impianto di videosorveglianza, l’avvio della messa in sicurezza dell’area interessata dal crollo di via Giannangeli, l’assegnazione degli alloggi confiscati – avvenuta dopo aver annullato la procedura illegittima -, l’affidamento provvisorio della raccolta dei rifiuti alla società Green Line, confiscata dallo Stato alla criminalità, i lavori di adeguamento della struttura destinata alla nuova Caserma dei Carabinieri, la revoca di diversi appalti relativi tra l’altro, al progetto Jessica, alla scuola Giovanni XXIII, al servizio di lampade votive presso il cimitero. Contestualmente i commissari hanno informato i presenti circa la volontà di intitolare la piazza della Stazione a Rosario Angelo Livatino, magistrato vittima della mafia.

Gli interventi per via Giannangeli

Per quanto riguarda gli interventi relativi alla messa in sicurezza di via Giannangeli, la Commissione Straordinaria si è mobilitata per stabilire tutti i dovuti sopralluoghi, finalizzati a comprendere lo stato attuale della situazione. Il nuovo ingegnere tecnico, inoltre, è pronto a utilizzare un macchinario che si avvale di una nuova tecnologia per verificare che non siano presenti ulteriori cave nelle zone adiacenti alla voragine principale: “Si tratta di macchinari – spiega il dottor Salvatore Carli a Vocedinapoli.it – che consentono di fare una verifica sui siti vicini alla voragine, è importante perché qualora si riempie la voragine e non si accertano eventuali vuoti adiacenti, ci sarebbero problemi di stabilità“.

Un lavoro che richiede determinati tempi poiché c’è un iter da seguire. Al termine delle dovute verifiche si provvederà al riempimento della voragine che interessa via Giannangeli: “Una volta fatta la verifica – prosegue il dottor Carli – ci sarà il riempimento della voragine e l’eliminazione delle parti pericolanti, ma se dovessero esserci altre cavità si dovrà procedere al riempimento anche di quelle“. Uno scenario che chiaramente sarebbe più complesso e richiederebbe ulteriori spese, come sottolineato dal dottor Carli: “In quel caso bisognerà capire da dove recepire i fondi per poi attuare ulteriori lavori di messa in sicurezza“.

Da un primo sopralluogo, fatto anche con la ASL, non è stata riscontrata la presenza di amianto tra le macerie, ma bisognerà comunque comprendere se ci sia al di sotto dei residui dell’ultimo crollo. In quel caso bisognerà intervenire per la rimozione e il successivo smaltimento. La procedura sarebbe quella seguita per l’area P.R.U., dove si è dovuto provvedere al dissequestro, alla successiva rimozione e infine alla bonifica. La Commissione è comunque a lavoro affinché si arrivi quanto prima a una risoluzione: “Si tratta di un orientamento – conclude il dottor Carli – è un’ipotesi che però ci consentirà un intervento esaustivo“.

Sono in attesa i residenti di via Giannangeli che da tempo chiedevano un intervento con la speranza di poter tornare nelle loro case, lasciate nel 2017. Sebbene ci sia fiducia nel lavoro dei commissari, non manca un po’ di sconforto, l’augurio è che quanto prima inizino i lavori e con essi un ritorno alla normalità. “Siamo stanchi – spiega Rosa Castaldo, portavoce del gruppo di inquilini sfollati – abbiamo fiducia nella Commissione straordinaria e ci auguriamo che sia la volta buona. Dopo quattro anni ci ritroviamo ancora ad aspettare“.

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