Armando Schiavone, nato a Casal di Principe in provincia di Caserta nel 1956, ha vissuto a Napoli diplomandosi all’Istituto d’Arte “F. Palizzi” nel 1976, nella sezione Decorazione Pittorica. Negli anni ’80 ha preso parte alla vita artistica del capoluogo campano. Ha eseguito numerosi dipinti murali per locali e abitazioni private, definendo e coniando il proprio lavoro come Grafica d’ambiente.
Negli anni ’80 ha collaborato artisticamente al carcere minorile di Nisida. Nel 1999 ha preso parte ad un secondo diploma all’Istituto d’Arte “Umberto Boccioni” di Napoli, in fotografia e grafica pubblicitaria. Dal 2000 Schiavone si è trasferito in Toscana dove nel 2010 ha conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università degli studi di Siena. All’attività di grafico alterna quella della fotografia artistica per la quale realizza mostre personali e collettive.
Pittura, fotografia e grafica. Ecco i generi mescolati e messi insieme da Schiavone. Il risultato è una modalità di rappresentazione che manifesta ed esprime la soggettività dell’autore. Quest’ultimo spinge gli osservatori ad entrare all’interno delle opere esposte guidandoli fino alla percezione del suo punto di vista. Afferma Schiavone “Ogni titolo veicola e accompagna l’opera che a sua volta conduce lo spettatore“. Tra le opere più rilevanti dell’artista un omaggio a Caravaggio, dove il celebre quadro “I Bari” del pittore del ‘600, viene unito ad una vista suggestiva della città di Arezzo. E poi l’opera “Se Cristo fosse stato sepolto tra le colline del Chianti“. Immagine che unisce il famoso “Cristo Morto” del Mantegna ad un bel paesaggio aretino.
Celebre la sua mostra presso lo storico Caffè dei Costanti di Arezzo che è stata attrezzata in modo unico e particolare per ospitare una mostra non convenzionale. Armando Schiavone artista napoletano ha chiamato la sua opera “Percorso Contaminato” proprio per l’unione di vari genere dell’arte figurativa.