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Non è l’Arena di Giletti, tra urla e accuse, ancora spazio a Feltri, poca informazione e tanto caos

Non è l’Arena si definisce un programma di approfondimento “che mette al centro i temi e i protagonisti della più stretta attualità politica, sociale e della cronaca. Una serie di inchieste “live” con testimonianze, documenti e servizi filmati che aprono alla discussione in studio”, si legge dalla descrizione sulla pagina ufficiale Facebook. Eppure a guardarlo la domenica somiglia più a un mercato dove tutti urlano e nessuno si capisce.

Sono sicuramente questi i toni a cui tanti programmi televisivi ci hanno ormai abituati, dove il conduttore dovrebbe mantenere l’ordine e invece, come capita a Non è l’Arena, grida più forte dei suoi ospiti per ribadire le sue idee. Il risultato? Una sfilza di opinioni e commenti su vicende di attualità, in cui ognuno esprime il suo pensiero, che sia condivisibile o meno, e il telespettatore prova ad ascoltare e seguire il filo del discorso con non poche difficoltà.

Polemiche dopo l’ultima puntata di Non è l’Arena

E’ accaduto anche durante l’ultima puntata, dove si è passati dalla conferenza stampa del premier Conte all’esternazione contro i meridionali di Vittorio Feltri, fino alla scarcerazione di alcuni boss a causa dell’emergenza Coronavirus. Il dibattito sul direttore di Libero è stato intervallato da un’intervista rilasciata dal giornalista al programma, trasmessa in più spezzoni forse per motivi di audience, nella quale Feltri non ha fatto altro che ribadire il suo pensiero, spiegando che l’inferiorità di cui parlava era solo economica e rendendosi protagonista dell’ennesimo scivolone sul Sud “la lettura non è l’attività preferita al Meridione”.

Il tutto condito dagli interventi degli ospiti della puntata. Nel caso della discussione su Feltri, c’erano Alessandro Sallusti, Clemente Mastella, Luca Telese e Annalisa Chirico, proprio quest’ultima, per spiegare le motivazioni del direttore di Libero, ha detto: “Un popolo debole economicamente, rischia di essere moralmente inferiore“, scatenando l’ira del conduttore e dei tanti spettatori del Sud che guardano il programma. Così quello che doveva essere uno spazio di chiarimento, è diventato scenario di un’altra critica al Meridione, dove forse nessuno ha toccato il tema centrale.

C’era chi sosteneva che il direttore di Libero avrebbe dovuto chiedere scusa, chi gli ha dato del razzista e chi ha spiegato che non intendeva offendere il Sud. Nessuno che ha fatto notare come la gravità delle affermazioni di Feltri dipenda soprattutto dal canale che ha utilizzato per dirle, la televisione, il mezzo che più di tutti, ancora nel 2020, raggiunge una grande parte di popolazione. Lo stesso mezzo che a distanza di pochi giorni dall’ultima esternazione del direttore di Libero, proprio con l’intenzione di dibattere sul tema che tante reazioni ha suscitato, gli ha fornito ulteriore visibilità per una nuova dichiarazione critica nei confronti della gente del Sud. Quale fosse l’intenzione di Giletti parlando di Feltri è poco chiaro, com’è detto il caos del programma e le varie urla che si sono accavallate hanno reso difficile la comprensione.

Il programma “che mette al centro i temi e i protagonisti della più stretta attualità politica, sociale e della cronaca” ha sicuramente dato spazio a un protagonista, sui social e sui media, delle ultime settimane, ma non ha fatto altro che amplificare la discussione che da giorni vive proprio sui social, senza mettere il punto all’inutile querelle Nord- Sud, senza offrire nulla di nuovo, ma anzi acuendola ulteriormente. Anche quando Giletti ha urlato per interrompere la Chirico dopo le sue affermazioni: “Non lo permetto”, è sembrato più un atto political correct, che una presa di posizione per dire una volta e per tutte stop a questa polemica.

E così quasi di default al termine della puntata ci sono stati tanti commenti di accusa nei confronti di Giletti per aver dato ancora spazio a Vittorio Feltri, tanti messaggi di indignazione, il pubblico social si divide di nuovo tra chi è con il direttore di Libero e chi lo offende con ogni tipo di epiteto. Nulla da preoccuparsi, il conduttore avrà un altro argomento di cui parlare nella prossima puntata e la polemica è pronta a ricominciare.

Non è l'Arena di Giletti, tra urla e accuse, ancora spazio a Feltri, poca informazione e tanto caos