Il Premier ha confermato che i bonus saranno estesi a tutte le partite iva. La promessa: "La burocrazia sarà veloce. Lo Stato non dimentica nessuno"
Con un Decreto ad hoc della Protezione Civile il Governo destinerà 400 milioni ai comuni da destinare alle famiglie più povere. Inoltre, confermata anche la notizia secondo la quale i bonus da 600 euro saranno estesi ai liberi professionisti iscritti a casse previdenziali diverse da quella dell’Inps.
Ben 16 le misure previste per 11 milioni di lavoratori con un Decreto da 10 miliardi. Altri 4 miliardi, invece, sono stati – secondo quanto affermato dal Ministro dell’Economia e Finanza Roberto Gualtieri – per dare liquidità agli enti locali.
Conte ha anche assicurato che entro massimo il 15 aprile saranno sbloccati fondi e bonus. Il Presidente del Consiglio ha promesso che la burocrazia sarà per quanto possibile rapida e veloce.
L’INPS E I BONUS –
Ichiesta del Pin senza la necessità di ottenere lo Spid. Procedura online semplificata e scadenze per la fine del mese di marzo. Sono queste le norme previste dall’INPS per consentire ai cittadini di usufruire dei bonus economici previsti dal Decreto ‘Cura Italia‘ varato dal Governo per contrastare l’emergenza causata da coronavirus.
IL COMUNICATO DELL’INPS –
Il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto “Cura Italia”) attribuisce all’INPS il compito di attuare le misure disposte dal Governo a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese individuali.
Anche queste nuove prestazioni saranno accessibili esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’utilizzo delle credenziali già in possesso degli utenti.
Inoltre, per garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso alle prestazioni economiche e agli altri servizi individuali con modalità interamente telematiche, l’Istituto ha messo in atto un duplice intervento rivolto a:
semplificare la modalità di compilazione e invio on line per alcune delle domande di prestazione per l’emergenza Coronavirus (ex D.L. n. 18/2020);
apprestare una nuova procedura di rilascio diretto del PIN dispositivo tramite riconoscimento a distanza.
Con il messaggio n. 1381 del 26 marzo 2020 l’Istituto ha fornito indicazioni in merito:
alla Modalità semplificata di compilazione e invio on line di alcune delle domande di prestazione per l’emergenza Coronavirus;
alla Nuova procedura di emissione del PIN dispositivo tramite riconoscimento a distanza.
Per quanto riguarda il punto 1, con riferimento alle domande relative a:
indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO;
indennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
indennità lavoratori del settore agricolo;
indennità lavoratori dello spettacolo;
bonus per i servizi di baby-sitting.
La modalità semplificata consente ai cittadini di compilare e inviare le specifiche domande di servizio, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o e-mail, dopo averlo richiesto tramite portale o Contact Center.
Con riferimento alla sola prestazione “bonus per i servizi di baby-sitting”, nell’ipotesi che la domanda sia stata inoltrata con il PIN semplificato, il cittadino dovrà venire in possesso anche della seconda parte del PIN, al fine della necessaria registrazione sulla piattaforma Libretto di Famiglia e dell’appropriazione telematica del bonus.
Per quanto riguarda il punto 2, l’Istituto è prossimo al rilascio di una nuova procedura di emissione del PIN con il riconoscimento a distanza, gestita dal Contact Center, che consentirà ai cittadini di ottenere, in un unico processo da remoto, un nuovo PIN con funzioni dispositive senza attendere gli ulteriori 8 caratteri del PIN che ordinariamente venivano spediti tramite il servizio postale.
LE SCUOLE –
Non c’è nessun altra priorità se non quella della salute di studenti e personale scolastico. Per questo sicuramente la data di chiusura delle scuole sarà prorogata oltre il 3 aprile. Molto probabilmente gli istituti resteranno chiusi anche a luglio e ad agosto.
Insomma, apprendimento a distanza tramite internet (e-learning) a parte, l’anno scolastico potrebbe essere considerato già chiuso. Le decisioni da prendere in merito arriveranno di pari passo al superamento dell’emergenza causata dal coronavirus.
In cantiere è pronto un nuovo calendario. L’ipotesi del Ministero dell’Istruzione è quella di far terminare il prossimo anno scolastico a luglio per farlo riprendere in anticipo, il primo settembre.
Ancora nessun provvedimento specifico rispetto a chi dovrà svolgere esami di licenza media / maturità e per gli studenti che dovranno recuperare qualche ‘debito’ in materie specifiche. In quest’ultimo caso è possibile che i docenti di ogni scuola scelgano il percorso di recupero che l’alunno in questione dovrà seguire (durante l’anno scolastico) per sanare le proprie carenze didattiche.
È quanto affermato dalla Ministra Lucia Azzolina in occasione di un’intervista televisiva in inda su Rai1: “In diretta per parlare di come stiamo lavorando ogni giorno per fronteggiare questa emergenza senza precedenti. Sulla scuola il nostro Paese è stato fra i primi a reagire. Per non lasciare soli i nostri ragazzi. Li accompagneremo giorno dopo giorno, fino agli esami“.