L'esperienza della Dott.ssa Luisa Russo che dirige il Centro unico di salute mentale sito in via Morghen al Vomero
L’emergenza causata dal coronavirus sta bloccando il Paese. E qui non stiamo parlando solo di economia, limitazione della libertà personale o di stop a visite mediche e chiusure de parchi pubblici. Il blocco che è in vigore in tutta Italia sta causando problemi anche in altri settori.
Tra questi, sempre restando in ambito sanitario, c’è quello del supporto psicopedagoico e neuropsichiatrico nei confronti dei bambini. Un contesto nel quale il Centro unico di salute mentale sito in via Morghen al Vomero – e diretto dalla Dottoressa Luisa Russo – rappresenta un’eccellenza.
Ed è proprio per questo che le attività del Centro non si sono fermate. “Abbiamo adattato da due giorni il nostro lavoro alle nuove disposizioni varate dal Governo – ha detto la Dott.ssa Russo a VocediNapoli.it -. I nostri collaboratori e il nostro personale medico specialista sta svolgendo le proprie attività via telefono e via web“.
Una modalità innovativa e organizzata in modo forzato a causa del diffondersi del Covid19. “Non potevamo lasciare i bambini privati di un servizio così importante – ci ha raccontato la Dott.ssa Russo -. Di un’abitudine che per loro ha rappresentato un sostegno. Un servizio utile anche per le loro famiglie tra l’altro esentate dal pagamento del ticket così come stabilito insieme al Ministero della Salute (e come previsto dalla Carta dei Diritti dell’Infanzia, ndr)”.
A quanto pare, dalle prime risposte avute dai bimbi, il metodo sta anche funzionando. Il tutto è sviluppato come se fosse un gioco, un’avventura nella quale i piccoli pazienti sono protagonisti. “Abbiamo 10 nuclei operativi oltre a quello principale di via Morghen – ha concluso la Dott.ssa Russo -. Un centro per ogni distretto / quartiere. In ognuno di essi ci stiamo già preparando per affrontare il dopo-virus. Perché quest’emergenza finirà e noi abbiamo il dovere di guardare al futuro“.