Voce di Napoli | Navigazione

Nelle liste regionali spunta Alessia Bausone, la grillina che ha chattato con Mark Caltagirone su Facebook

di Antonio Atte per Adnkronos

Chattai con Mark Caltagirone, ora mi candido col M5S in Calabria per fare la differenza”. In molti hanno storto il naso quando il nome di Alessia Bausone è comparso nella lista dei candidati 5 Stelle alle regionali calabresi del 26 gennaio. Troppo ingombrante, secondo molti attivisti, la sua militanza nel Pd, partito dal quale Bausone è uscita sbattendo la porta. Ma ora col Movimento 5 Stelle è scattata la scintilla, una “affinità elettiva” che potrebbe aprirle le porte del Consiglio regionale. Bausone è in qualche modo legata anche alla vicenda di Mark Caltagirone, il giallo che ha tenuto per mesi incollati alla tv gli appassionati di gossip e che ha visto protagonista Pamela Prati e il suo (finto) fidanzato.

Sono stata contattata dal profilo Facebook ‘Marco Caltagirone’ a gennaio del 2018 – racconta all’Adnkronos – quando ancora non era il promesso sposo-fake di Pamela Prati. Il suo obiettivo era quello di screditare una politica calabrese di centrodestra che da lì a poco si sarebbe candidata in Parlamento. Credeva che questi mezzi di discredito potessero attecchire con me per poterle andare contro. Ma sono leale e onesta, anche con chi sta altrove politicamente e questi mezzucci per me non sono attrattivi”.

Bausone denunciò pubblicamente l’accaduto, una volta esploso il caso Prati-Caltagirone. A chi le chiede del suo passato (recente) nelle file del Partito democratico, la candidata grillina risponde: “Sono stata tesserata Pd nel 2017, denunciando lo status horribilis del Pd calabrese che ha portato poi al suo commissariamento. Mancanza di trasparenza nei modi e nelle azioni, tesseramento falso, bilanci inesistenti. L’ho definito un club privé di carbonari e, in tempi recenti, una ‘gang band’ di dinosauri politici attorno al potere”. Nessuna nostalgia per i dem: “La militanza e l’energia nel Pd, almeno in quello calabrese, viene stuprata dall’autoconservazione violenta e ossessiva di un notabilato stantio”.

Tutt’altra musica nel M5S, invece, per Bausone: “Come mi sono avvicinata al Movimento? Affinità elettiva in primis. Ho sempre perseguito le stesse battaglie: trasparenza, legalità, abbattimento dei muri di gomma di omertà e ipocrisia. E’ il luogo giusto per far la differenza. Qui la militanza viene valorizzata davvero e i giovani non sono ‘materiale umano’ per ‘fare volume’ agli eventi. Il Meetup della città dove vivo, Catanzaro, mi ha accolta con affetto. Mi sono avvicinata in punta di piedi, dando un contributo fattivo, di lavoro e di energia messa a disposizione di un progetto. La candidatura è nata dopo il mio avvicinamento al M5S (ho fatto anche la volontaria a Italia 5 Stelle a Napoli, ad esempio), ma mi riempie di orgoglio essere stata votata su Rousseau dagli attivisti, spero lo facciano anche gli elettori”.

Leggi altre notizie su Voce di Napoli

Seguici anche sulla pagina Facebook