Il Napoli perde a Roma e chiude, o quasi, già a inizio novembre la sua corsa allo scudetto. Verdetto amaro quello dell’Olimpico dove la squadra di Ancelotti (in tribuna per squalifica) paga i troppi passaggi a vuoto durante la gara che stanno caratterizzando e condizionando la stagione. Zaniolo e Veretout su rigore regalano tre punti pesantissimi alla formazione giallorossa che adesso si porta +4 sul Napoli. In caso di vittoria della Juve capolista nel derby di stasera contro il Torino, il distacco dalla vetta salirebbe a undici punti dopo altrettante giornate di campionato.
Episodi arbitrali a parte, il cammino azzurro non può essere considerato soddisfacente. Poco carattere e determinazione, troppi gli errori. Anche oggi contro la Roma non basta un super Meret (che ha parato anche un rigore a Kolarov). Imbarazzanti buchi difensivi offerti all’offensiva di Fonseca. Koulibaly irriconoscibile da diverse giornate, Manolas e soprattutto Mario Rui non al meglio della condizione. A centrocampo poi i soli Zielinski e Fabian Ruiz non reggono l’urto giallorosso. Una mediana simile a quella del biennio di Rafa Benitez. Vere e proprie praterie concesse negli ultimi 30-40 metri.
In attacco continua la sfortuna. Due i legni colpiti, uno da Milik, l’altro da Zielinski, nella stessa azione (una traversa della Roma con Kluivert). Il centravanti polacco regala poi speranze per il finale depositando in rete un comodo assist di Lozano, rivisto a livelli accettabili. La scarsa intensità del Napoli però non regala un finale emozionante, eccezion fatta per la punizione dal limite di Milik. Una mattonella che trova il muro giallorosso. Palla fuori e gara finita, come la corsa scudetto del Napoli. L’augurio è quello di essere smentiti.