Giornata di forti proteste quella che ha visto protagonisti i lavoratori della Whirlpool, l’azienda statunitense che ha annunciato nelle scorse ore la cessione del ramo d’azienda identificato nel complesso aziendale di Napoli alla società svizzera Passive Refrigeration Solutions S.A. (PRS), attiva nel campo della produzione e vendita di sistemi di refrigerazione passiva.
Dopo l’assemblea in fabbrica, gli operai hanno bloccato per circa due ore l’autostrada Napoli-Pompei-Salerno all’altezza del casello dell’A3. Un sit-in di protesta che ha paralizzato il traffico. “E’ chiaro che la Whirlpool prova a esasperare i sindacati e i lavoratori napoletani e a minarne la resistenza, ma abbiamo coesione e volontà per non perdere questo importante insediamento produttivo” fa sapere il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati, presente al presidio.
I 410 dipendenti contestano la decisione della multinazionale di vendere la fabbrica di via Argine a Ponticelli, periferia est di Napoli. “La vita delle nostre famiglie sta finendo nelle mani di una società anonima che ha solo una cassetta postale a Lugano, due dipendenti e un brevetto relativo ad una tecnologia per la conservazione dei cibi” fanno sapere gli operai.