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Allarme in Campania: tutti i treni a rischio

Anche in Campania arriva la denuncia sulla situazione del trasporto ferroviario. Dopo il tragico incidente avvenuto in Puglia, com’era prevedibile, si è diffuso un certo allarmismo, che in alcuni casi è anche fondato. Anche alcuni dei sistemi di sicurezza ferroviaria campani sembrerebbe che non siano efficaci, obsoleti e legati al solo controllo umano.

Allarme in Campania: tutti i treni a rischio

Questo è quanto denuncia il sindacato Orsa. Nella giornata di ieri i macchinisti della Circumvesuviana hanno continuato la loro protesta, che nasce da prima della tragedia in Puglia, perché si rifiutano di percorrere la tratta Napoli-San Giorgio via Centro Direzionale. Stando a quanto ha detto il sopracitato gruppo sindacale:

“E’ un tragitto che prevede il gomito del Pascone, quello dove nel 2010 deragliò un Metrostar uccidendo due persone. Un tratto da imboccare a non più di 35 chilometri orari. Sempre in quel tragitto ci sono binari immersi nell’acqua tra Poggioreale e Botteghelle, dove la velocità non può eccedere i 30 chilometri orari”.

I macchinisti hanno detto che da anni provano a far utilizzare dall’azienda il sistema Ats, metodo utilizzato per far rallentare il treno automaticamente. E invece si continua ad usare la vecchia maniera, quella che si avvale del macchinista. Una situazione grave che andrebbe regolarizzata. La denuncia è ancora più importante, dopo l’incidente avvenuto in Puglia, costato la vita a 23 persone:

“Come alternativa, in attesa e per non fermare il servizio, abbiamo chiesto che ci sia a bordo un capotreno in aggiunta al macchinista, per limitare al massimo il rischio di errori umani. Ma anche di un eventuale malore. Non abbiamo avuto risposte e per questo ci rifiutiamo di viaggiare in condizioni di scarsa sicurezza”.

La situazione è critica anche per la Circumflegrea, che ha alcuni punti in cui il binario diventa unico. Accade nel percorso da Montesanto a Licola. Lo stesso discorso vale per la Cumana, che ha un unico binario nel percorso dal Dazio ad Arco Felice. Per la Circumflegrea si utilizza il sistema di controllo con il blocco telefonico, quello usato ad Andria, stazione dove è avvenuto il tragico incidente in Puglia. Un sistema obsoleto e poco sicuro, come ha anche detto il Ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio:

“Un meccanismo a rischio perché affidato interamente all’uomo”.

La richiesta del sindacato Orsa, soprattutto alla luce di quanto accaduto in Puglia, è che i sistemi di blocco siano integrati con le nuove tecnologie a disposizione, in modo tale da rendere le tratte più a rischio, maggiormente sicure.