Nella giornata di oggi si sta tenendo in Gran Bretagna il referendum per decidere se il paese dovrà uscire o meno dall’Unione Europea. I cittadini inglesi sono chiamati a scegliere tra due opzioni: “brexit” o “remain”, restare o andar via.
In Gran Bretagna si respira un clima molto ambiguo. La questione brexit, ovvero l’uscita del paese dall’Unione Europea, non è del tutto chiara alla maggioranza dei cittadini inglesi, tanto meno ai milioni di italiani e altri europei che vivono lì. Molti britannici, che sono favorevoli al brexit, sono convinti che l’uscita dall’Unione Europea restringerà i benefit a cui accedono tutti gli immigrati europei, che vivono lì.
In realtà questo non è certo. Ancora non si sa con chiarezza cosa accadrà ai 2,3 milioni di cittadini europei che vivono in Gran Bretagna. Tra questi mezzo milione è italiano e una buona percentuale, viene dal Sud Italia, in particolare dalla Campania. Tra i britannici chi è favorevole a quest’uscita, lo è nella convinzione che l’enorme flusso migratorio, che ha investito l’Inghilterra soprattutto negli ultimi anni, rappresenti una perdita economica per il paese.
Ma anche qui, l’opinione comune differisce dalla realtà. Molti immigrati che vivono in Gran Bretagna, lavorano onestamente e pagano le tasse. Inoltre, la maggior parte è forza lavoro giovane, sia che sia personale qualificato, come medici o infermieri, sia che si tratti di una professione con meno qualifiche, come nel campo della ristorazione e delle pulizie, è necessaria all’economia del paese. Altra questione è che se dovesse passare la brexit, non è detto che la Gran Bretagna possa porre restrizioni alla libertà di movimento.
Questo accade perché, qualora la Gran Bretagna decidesse di uscire dall’Unione Europea, vorrà comunque intrattenere rapporti commerciali all’interno del mercato singolo europeo. Dunque, non può credere di parteciparvi, senza garantire alcune garanzie agli altri membri, come la libertà di movimento dei cittadini europei. Chi è a favore della brexit è convinto che in questo modo, tutti gli immigrati vadano via. Oppure che non dovendo privilegiare i cittadini europei, possano importare forza lavoro da altri paesi, offrendo stipendi più bassi.
La questione è quantomai incerta. Gli italiani che si trovano in Gran Bretagna, come i molti giovani napoletani, immigrati alla ricerca di una nuova vita, per ora non prendono in considerazione il problema. Alcuni ritengono che pagando le tasse da cittadini onesti, sono sicuri che potranno restare. Altri invece, se le condizioni dovessero cambiare, sono pronti a cercare “fortuna” altrove, magari nella lontana Australia. Per comprendere bene cosa accadrà, bisognerà attendere l’esito del referendum.