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Napoli, il significato della cessione di Inglese e la scommessa Balotelli

Il Napoli piazza due colpi in uscita nella giornata di oggi e lascia qualche timida speranza in entrata in questi ultimi giorni di calciomercato (chiuderà il 17 agosto alle ore 20).

Alberto Grassi e Roberto Inglese ceduti al Parma con la formula che va tanto di moda in questi anni di campagne trasferimento: prestito oneroso con diritto di riscatto (ed eventuale controriscatto per il club che cede il giocatore).

La cessione di Inglese lascia un po’ sgomenti, non tanto perché l’ex Chievo ha bene impressionato (o meno) in questo mese e mezzo di precampionato; piuttosto sorprende perché il Napoli rischia di commettere l’errore che ha già commesso negli anni passati quando si presentò ai nastri di partenza senza un centravanti di scorta.

Lo scorso anno furono addirittura ceduti Zapata e Pavoletti e dopo pochi mesi Sarri si ritrovò con il solo Mertens in attacco in seguito all’infortunio di Milik.

Due anni fa la stessa cosa: via Higuain, dentro Milik con Gabbiadini. Ad ottobre il polacco si ruppe per la prima volta e Sarri dovette inventarsi, dopo settimane di scarsa fiducia a Manolo, il belga attaccante centrale.

Quest’anno il Napoli di Carlo Ancelotti, uno da sempre abituato a giocare con un centravanti di ruolo, di peso, si appresta a iniziare la stagione con lo sfortunato Milik e l’onnipresente Mertens (oltre 50 gol nelle ultime due annate).

Vale la pena correre il rischio? Gli infortuni passati non hanno insegnato nulla? E’ così difficile trattenere in rosa un attaccante di medio livello per i casi di emergenza?

Domande che vorremmo rivolgere alla dirigenza azzurra e allo stesso Ancelotti. Non credo centrano ragioni di bilancio (Inglese non guadagna mica 3-4 milioni) né la volontà del giocatore (così come scritto dalla Gazzetta) di cambiare subito aria per giocare con continuità.

La sensazione, o meglio speranza, è che in questi ultimi quattro giorni e mezzo di mercato De Laurentiis possa placare una piazza “incazzata” forse eccessivamente, delusa dal mancato arrivo di giocatori già pronti dopo l’ingaggio del top player Carlo Ancelotti.

In attacco i nomi accostati al Napoli sono quelli di Belotti del Torino e Rodrigo del Valencia. Trattative difficili ma non impossibili se ADL decide di investire sul serio. C’è poi Mario Balotelli, fresco 28enne, che lancia messaggi ormai da tempo. E’ sempre più amico di Insigne e può liberarsi per pochi milioni di euro (al massimo una decina) considerato l’ultimo anno di contratto che lo lega al Nizza, con il quale vive da separato in casa.

Di Balotelli conosciamo pregi e difetti ma sappiamo, numeri alla mano, che nelle ultime due stagioni in Francia (66 partite, 43 gol) ha dimostrato continuità di rendimento e atteggiamenti da professionista. A Napoli con Ancelotti troverebbe pane per i suoi denti. De Laurentiis ci pensi…