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“Era tranquilla e abbiamo parlato. Poi ho udito lo sparo e l’ho vista morire”, la testimonianza choc dell’omicidio di Terzigno

A parlare un'amica di Imma Villani che ha raccontato cosa è accaduto un attimo prima che la donna venisse uccisa

Carmela Bianco era amica di Imma Villani. Lei è stata anche l’ultima persona, prima dell’assassino, che ha visto ed ha parlato con la donna vittima di un’assurda violenza. La Bianco lo scooter grigio sul quale si è allontanato l’omicida non l’ha visto, però è stata lei ad avvisare immediatamente le forse dell’ordine e il sindaco di Terzigno.

Ci siamo incontrate come sempre davanti alla scuola alle 8.10, ci siamo salutate. Abbiamo parlato della gita che i nostri bambini avrebbero dovuto fare nei prossimi giorni, al museo Emblema di Terzigno; mi ha chiesto se potevo passare io a prendere la figlia, perché lei aveva un braccio rotto e non guidava. Non riesco ancora a crederci. Nessuno mai avrebbe immaginato. Mi è sembrata tranquilla come sempre l’ho salutata e sono entrata nell’edificio. Stavo facendo le ultime raccomandazioni ai miei bambini quando ho sentito un colpo. Mi sono precipitata fuori, ho visto un corpo sul marciapiedi, qualcuno mi ha detto: è la madre di Arianna. Per lo shock sono corsa di nuovo nella scuola, quasi mi rifiutassi di accettare la realtà“, queste le parole di Carmela Bianco e publicate da Il Corriere del Mezzogiorno amica della vittima.

Sapevo che tra Imma e il marito c’erano stati problemi, che lei da qualche settimana era tornata a stare a casa del padre. Ma non era scesa nei dettagli, del resto era una persona molto riservata. Lui lo vedevo agli incontri scuola famiglia e in altre occasioni del genere, come le recite scolastiche. Era un papà molto presente, una persona educata e tranquilla. Mai, voglio sottolineare mai avrei potuto immaginare una cosa del genere. Mai avrei pensato che un uomo come lui potesse impugnare un’arma“, ha continuato la Bianco.

Infine, “mi aveva detto che era caduta in casa. Da qualche settimana portava il gesso, infatti, e per questo non poteva guidare l’auto. Non le ho fatto domande. Sono frastornata: sono passata da un momento gioioso, la programmazione di una gita scolastica dei nostri bambini, al lutto inatteso. Imma era una donna piena di vita, bella e sorridente. Il suo omicidio è stato un gesto di crudeltà sconfinata“.

Ha invece dichiarato il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri: “È stata una scena terribile. Purtroppo per la povera Imma non c’era più nulla da fare: ero presente quando è stato sollevato un attimo il telo che la copriva e ho potuto scorgere il viso pieno di sangue. I carabinieri hanno confermato che il proiettile l’ha raggiunta alla testa. Sono vicino ai familiari della signora e ovviamente il Comune è disponibile ad aiutare in ogni modo la bambina“.