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Costa Concordia: è lite sui risarcimenti dei naufraghi

È lite tra i naufraghi della Costa Concordia per i risarcimenti che spetterebbero alle vittime. Secondo l’ultima udienza in corte d’appello ai malcapitati spetterebbero gli stessi soldi della signora moldava Domnica Cemortan, accompagnata dal comandante Francesco Schettino.

La polemica, sulla vicenda di Costa Concordia, viene spiegata dall’avvocato Alessandra Guarini di Biella, del pool “Giustizia per la Concordia”: “Il tribunale di Grosseto attribuì alla signora Domnica Cemortan, nella sentenza di primo grado, un risarcimento di 30.000 euro, uguale ai naufraghi che assistiamo nel processo e che hanno subito danni fisici e psicologici importanti“.

Continua poi con le richieste dei naufraghi: “Oggi chiediamo a voi giudici di appello di rimediare a questo. Subiamo il disonore di una liquidazione forfettaria del danno uguale per tutti, 30.000 euro. È la stessa cifra risarcita sia a naufraghi che hanno subito danni fisici e psicologici sia alla signora Cemortan“.

Nel frattempo per Francesco Schettino si riapre il processo e l’accusa chiede ventisette anni di reclusione e tre mesi di arresto. È questo quello che spetterebbe al comandante della Costa Concordia, naufragata davanti all’isola del Giglio il 13 gennaio 2013 provocando 32 morti.