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Storia di Eusapia Palladino: da Napoli a Brooklyn per parlare coi morti

Eusapia Palladino fu la donna che verso la fine del 1800 sconvolse Napoli e il mondo intero coi suoi poteri soprannaturali. Si trasferì da Minervino Murge (piccolo paese della Puglia dove era nata nel 1854) nella nostra città per fare la bambinaia. Ma in poco tempo e grazie alla sua capacità di parlare e interagire coi morti, Eusapia Palladino divenne un caso studiato dai più grandi luminari del mondo.

La medium ebbe un’infanzia parecchio difficile: era orfana e da piccolissima prese anche una brutta caduta che le procurò una grave ferita alla testa. Persona scostante, volgare e gretta, arrivò in città in cerca di lavoro e finì per sconvolgere il mondo coi suoi poteri mistici. La sua “carriera” da spiritista iniziò per puro caso, in un salotto della Napoli bene.

Mancava una persona per rendere il tavolo di una seduta spiritica completo e fu chiamata la ragazza che accettò malvolentieri. Erano sedute spiritiche blande, fatte dai nobili e dagli aristocratici per passare il tempo. Quella particolare evocazione di spiriti, però, si trasformò ben presto in qualcosa di terribile per i partecipanti. Appena Eusapia Palladino si sedette al tavolo iniziarono a volare oggetti dappertutto, le persone sentivano sfiorarsi le spalle da presenze ultraterrene e in sottofondo c’era un brusio di voci indistinguibili che proveniva dall’aldilà.

Vita e imprese di Eusapia Palladino, la medium che nemmeno la scienza riuscì a fermare

Il passo che la portò da Napoli ad essere famosa nel resto del mondo fu breve. Eusapia Palladino iniziò a viaggiare per l’Europa prima e gli Stati Uniti poi per mostrare la sua “arte”. Tutti i più grandi scienziati volevano incontrarla per cercare di smascherare i suoi trucchi. Tutti quelli che assistevano alle sue performance, però, rimanevano sbigottiti e impauriti dall’enorme potere della medium. La spiritista incontrò addirittura un premio nobel per la medicina, Charles Richet, il quale convenne sul fatto che esistevano forze inspiegabili che andavano oltre l’intelletto umano.

Verso la fine del 1800 Eusapia Palladino si trasferì a Brooklyn dove venne in contatto con il musicista Mahler. Insieme ad altre poche persone la mistica mise in atto una seduta spiritica. I partecipanti ne rimasero talmente turbati da pregare insistentemente la medium di farla finita. Intanto tutte le performance di Eusapia venivano fotografate e studiate dal vivo dai migliori luminari del mondo. Nessuno riusciva a spiegare cosa accadeva. La si legava addirittura alla sedia per evitare che usasse mani e piedi per far muovere gli oggetti, ma niente.

Era davvero qualcosa di sorprendente vederla all’opera. In vecchiaia, certo, iniziò a usare diversi trucchetti giustificandosi col fatto che i poteri stavano scemando. La sua fama, però, era ormai talmente grande che tutti volevano avare a che fare con lei. Morì qui da noi a Napoli, la città dove tutto ebbe inizio e dalla quale non riuscì mai a staccarsi.