Ore e ore di analisi. Linee su linee, errori, supposizioni, ipotesi, dubbi, idee e complotti. Le colpe del Var. Napoli favorito. Scudetto già assegnato e Juventus penalizzata.
Insomma tutto e il contrario di tutto in una domenica calcistica in cui l’unica cosa che non si dice è che il Napoli ha meritato di vincere a Bergamo. Ha giocato una gara quasi perfetta, da grande squadra. L’Atalanta ha fatto un solo tiro in porta in oltre 90 minuti e la posizione di Mertens era regolare o dubbia per questione di millimetri (e nel dubbio non si fischia mai). Il Var c’entra relativamente.
Eppure nei salotti tv, nelle radio, sui siti, lo sdegno bianconero era evidente. Eppure tanto accanimento, degenerato poi in vittimismo bianconero, non si era mai visto. Per il mani solare (ripeto S-O-L-A-R-E) di Federico Bernardeschi c’era stato meno clamore.
La linea del fuorigioco è diventata per oltre 10 ore una questione di Stato. Versioni diverse, smentite su smentite, un clima da caccia alle streghe. Popi Bonnici (coordinatore della squadra di registi della Lega di Serie A) che smentisce Fabio Caressa di Sky Sport. “La linea del Var è diversa da quella delle televisioni” aveva annunciato il telecronista. La replica di Bonnici è arrivata subito: “Fa piacere ricordare a tutti – scrive via Twitter – che la linea del fuorigioco che si vede in diretta LegaSerie A è “esattamente” la stessa del Var”.
Fa piacere ricordare a tutti che la linea del fuorigioco che si vede in diretta #LegaSerieA è “esattamente ” la stessa del #VAR
— Popi Bonnici (@popibonnici) 21 gennaio 2018
Durante il sempre più snervante “Club” di Sky Calcio, dopo svariate analisi, Caressa e i suoi ospiti non sono riusciti a negare l’evidenza, allineandosi alla decisione di Orsato, dei suoi assistenti e dello stesso Var. Dopo un’accurata rielaborazione in 3D (per la Juve avrebbero fatto lo stesso?), il gol di Mertens è regolare e che per meno di mezza scarpa il fuorigioco non viene considerato.