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Rione Traiano, blitz nei bunker della droga: arresti e sequestri

Sono i bunker dello spaccio. Gli scantinati o i sottoscala che nonostante i continui blitz delle forze dell’ordine sono sempre operativi nel Rione Traiano, zona ovest di Napoli, diventato da almeno cinque anni la piazza di spaccio principale nella città.

Solo in via Tertulliano, nel blitz di un anno fa che portò all’arresto di ben 86 persone, vennero rilevate ben undici piazze di spaccio. Ed è proprio in questa stradina che sbuca poi sul centrale viale Traiano che i carabinieri della Compagnia di Bagnoli hanno “beccato” e arrestato Raffaele Pace, un giovane 23enne sorpreso mentre nascondeva nella sua auto, parcheggiata in via Tertulliano, 5.2 grammi di cocaina e altrettanti di crack.

Poca roba rispetto ai quantitativi che vengono venduti in una giornata “lavorativa” nelle piazze di spaccio del Rione ma l’incessante attività investigativa di polizia e carabinieri rappresenta sempre una minaccia costante per capi piazza, pusher e vedette. Una di queste ha provato ad avvertire un compariello dell’arrivo delle “guardie” (o di “Mario” così come venivano chiamate le forze dell’ordine fino a qualche mese fa) ma non c’è stato verso. Alla fine Antonio Galdo, 40enne, è stato arrestato dopo un’inutile fuga. Bloccato dai militari, è stato trovato in possesso di 10 grammi di marijuana, 10 di hashish e 250 euro in contante.

Lungo viale Traiano, Enrico Pettino, un 19enne già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri in un “bunker” immediatamente dopo aver spacciato droga a un assuntore. Lo scantinato era videosorvegliato con microcamere montate sui muri perimetrali dell’edificio. All’interno del locale sono stati rinvenuti 360 euro, una dose di cocaina e materiale per il confezionamento.

Nel quartiere di Pianura, infine, i carabinieri hanno rinvenuto in spazi condominiali delle palazzine di via Torricelli, dove la scorsa settimana una signora venne ferita da un proiettile durante una stesa, un fucile a canne mozze con matricola abrasa, un giubbotto antiproiettile e una quarantina di cartucce di vario calibro.