Dopo la tragedia avvenuta ieri alla Solfatara di Pozzuoli iniziano i rilievi per determinare se le misure di sicurezza adottate dal sito fossero adeguate. Bisogna ricordare che la Solfatare è un vulcano dei Campi Flegrei visitabile dai turisti e in quanto tale necessita di un piano sicurezza. A determinare la regolarità saranno i magistrati, al momento l’unica certezza è il dramma consumatosi la scorsa giornata, la morte di madre, padre e figlio sprofondati nella zona della “Fangaia” e probabilmente deceduti a causa delle esalazioni dei gas.
A dare una spiegazione sulla composizione della Fangaia, e sulle possibili cause del decesso delle tre vittime, è stato il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo accorso sul luogo non appena appresa la notizia:
“L’anidride carbonica che si accumula nelle cavità della Solfatara è letale, c’era poco tempo per salvare la famiglia che è morta nel cratere. Anidride carbonica e vapore acqueo non hanno mai comportato pericolo per i visitatori né per gli abitanti dell’area, perché si disperdono all’aperto e c’è sufficiente dispersione per renderle innocue. Non è così invece per l’anidride carbonica che si trova sotto la superficie del terreno dove ce n’è un’alta concentrazione, a volte con sacche sature, presumo come quella dove è caduta la famiglia. Una concentrazione del dieci per cento fa perdere i sensi. Poi si muore, questione di minuti”.
Ad aiutare le tre vittime però sono stati degli operatori che si trovavano nella zona per girare un videoclip e che aspettavano i permessi per poter accedere in zone specifiche. Il responsabile della Protezione Civile di Pozzuoli, Franco Alberto De Simone, non è a conoscenza di un piano normativo che garantisca l’incolumità dei visitatori e ha dichiarato, così come riporta Il Corriere del Mezzogiorno:
“Il vulcano dovrebbe essere dotato di un Piano di sicurezza essendo un’area a rischio, misura da adottare nel rispetto della normativa e per garantire i visitatori. Al comune, per quanto mi risulta, non è stato né presentato, né depositato un piano specifico per il sito della Solfatara. Non so se da parte dell’ente sia stato richiesto in passato. La situazione della Solfatara è anomala. È in mano a privati una vasta area a verde e a rischio per i fenomeni vulcanici, per cui forse sarebbe necessaria una normativa apposita. A Pozzuoli, in passato, c’erano altre situazioni anomale che riguardavano i laghi Lucrino ed Averno di proprietà privata. Poi intervenne la Regione e li acquisì al proprio patrimonio”.
I proprietari del sito, che ricordiamo è privato, hanno scelto di non commentare l’accaduto. Sul caso è intervenuto anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca:
“La tragedia che si è verificata alla Solfatara di Pozzuoli ci ha profondamente colpiti. Una famiglia distrutta in maniera terribile, siamo sbigottiti. Sentiamo anche per questo il dovere, con sentimenti di grande vicinanza al bambino superstite, di impegnarci per garantirgli tutta l’assistenza necessaria e per accompagnarlo nel suo percorso di vita. Così come appare necessario che tutti facciano la propria parte per cercare di evitare tragedie come queste. Come Regione Campania istituiremo una commissione d’indagine che possa ispezionare e verificare le condizioni di sicurezza nei luoghi anche privati che sono aperti al pubblico“.