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“Ancora non realizzo quello che è successo”, le parole della figlia di Milko, ucciso dall’ex della compagna

“Ancora non realizzo quello che è successo”, scrive sui social Aurora, una delle due figlie di Milko Gargiulo, 56enne ucciso a colpi di pistola ieri mattina da Andrea Izzo, 41 anni, ex marito dell’attuale compagna di Milko.

“È tutto così surreale. Stamattina mi hai accompagnato a scuola ma non sapevo che quella sarebbe stata l’ultima volta che ti avrei visto. Non sono mai riuscita a dimostrarti tutto il bene che provo per te ma purtroppo anche le cose più belle svaniscono: ma tu sarai per sempre uno dei miei ricordi più belli. Ti voglio bene, ciao papà”.

La tragedia si è consumata intorno alle 8 del mattino di lunedì 7 aprile 2025, al termine di un inseguimento cominciato nel centro di Napoli e conclusosi davanti alla scuola Papa Luciani, nel comune di Marano, alla periferia nord della città. Secondo quanto riportato dai carabinieri di Castello di Cisterna, Andrea Izzo, 40 anni, a bordo del suo scooter T-Max, ha inseguito Milko Gargiulo, 55 anni, culturista noto nel panorama napoletano, che si trovava alla guida della sua Bmw.

Raggiunta la vettura di Gargiulo, Izzo ha esploso sette colpi con una pistola legalmente detenuta. Uno dei proiettili ha colpito il muro dell’edificio scolastico, dietro il quale si trova un’area giochi. La scena si è svolta sotto gli occhi attoniti di numerosi genitori e bambini, proprio nel momento dell’ingresso a scuola.

Dietro al gesto si celerebbe un movente passionale. Pare che Gargiulo avesse intrecciato una relazione con l’ex compagna di Izzo, con cui quest’ultimo aveva recentemente riallacciato i rapporti. Alcuni messaggi trovati sul cellulare della donna avrebbero acceso la miccia della violenza. Gargiulo aveva già denunciato Izzo due volte, denunciando minacce e comportamenti intimidatori. Tuttavia, le segnalazioni non avevano portato ad alcun provvedimento concreto. L’aggressore avrebbe tentato in precedenza di avvicinare l’uomo, ma era stato respinto, finendo anche a terra durante un tentativo fallito.

Il dramma ha avuto il suo culmine attorno alle 8:30, approfittando del traffico mattutino. Izzo ha aperto il fuoco contro l’auto ferma: almeno cinque colpi hanno centrato il parabrezza, senza lasciare scampo a Gargiulo. Dopo il delitto, Izzo si è diretto verso la zona collinare nei pressi dell’ospedale Monaldi, dove si è tolto la vita sparandosi alla testa. Un epilogo tragico che ha sconvolto un’intera comunità e riacceso l’attenzione sui segnali d’allarme ignorati troppo a lungo.