L’energia travolgente di Yes I Know My Way avvolge il Teatro Ariston, scatenando un’ondata di groove funk e passione verace. Per la serata dei duetti, Rocco Hunt ha scelto di rendere omaggio a Pino Daniele, affiancato dall’amico e compagno di rime Clementino. Il loro rap si intreccia con la tradizione, unendo il linguaggio della strada alla poesia della musica: «E stamme spalla a spalla/ oggi comme ajere/ Rocco e Clementino/ capocannonieri/ Da ‘a miezz’ ‘a via a Sanremo/ cantammo ‘a verità/ comme diceva Pino/ ma a me chi m’o ffa fa’?».
«Non siamo cantanti, siamo rapper», dichiarano i due artisti con orgoglio, «e il nostro tributo a Nero a Metà nasce dal cuore. Pino ci ha regalato la possibilità di condividere la sua arte il 16 dicembre 2014, poco prima di lasciarci. Questo omaggio è il minimo che possiamo fare». L’hip hop torna così alle sue radici, recuperando il ruolo sociale che spesso si perde nella musica mainstream. L’Ariston risponde, balla e canta, mentre le parole de Il Lazzaro Felice risuonano potenti: «Siente fa’ accussì/ miette ‘e creature ‘o sole/ pecché hanna sape’ addo’ fà friddo/ e addo’ fà cchiù calore».
Ma l’atmosfera cambia improvvisamente. Il flow si fa scuro, crudo, rabbioso: «Era nu buono guaglione/ e pe’ ‘na mala guardata/ l’hanno sparato ‘cca fore/ e pe’ sta mamma che chiagne/ nun esiste cundanna/ nun esiste perdono». Un tributo che va oltre la musica, ricordando i troppi giovani strappati alla vita per futili motivi: Giogiò Cutolo, Santo Romano, Arcangelo Correra.
Già in Mille vote ancora, il brano con cui Rocco Hunt chiuderà il suo Sanremo, il rapper parla della sua terra ferita, dove «ancora si muore per niente». Ma il dolore si intreccia alla speranza: echi di Nu juorno buono e ’O mare e ‘o sole stemperano la tensione, ricreando quel filo rosso che lega gli artisti partenopei da Carosone a Geolier.
L’emozione raggiunge il culmine quando, alla fine dell’esibizione, la voce originale di Pino Daniele riempie il teatro, accompagnata da una sua foto accanto ai due rapper. Un momento da brividi, che manda in visibilio il pubblico e regala a Rocco Hunt e Clementino una meritata standing ovation. Il loro viaggio a Sanremo si chiude con un onorevole settimo posto, ma il loro messaggio rimane inciso nei cuori di tutti.
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