Anche quest’anno la tradizionale notte de ‘O cippo ‘e Sant’ Antuono che saluta l’inverno con i roghi, è stata particolarmente sentita. Si segnalano sassaiole contro mezzi dei vigili del fuoco e auto dei carabinieri in diverse zone della città.
La situazione più problematica alla Sanità dove sono diversi i cippi accesi nella piazza. Roghi anche al corso Garibaldi, a via Salvator Rosa, nei quartieri Spagnoli e in piazza Mercato e nelle zone ad est di Napoli e nei comuni del Vesuviano. Tensioni anche nel quartiere Fuorigrotta e nella periferia occidentale della città.
“I baby criminali comandano in piazza Sanità. Avevo avvisato Prefetto e Questore che sarebbe accaduto ciò oggi. Lo Stato è in mano ai piccoli criminali. Famiglie di farabutti sono in azione. Ce ne sono almeno 200 di giovanissimi in strada questa notte alla Sanità”, denuncia il deputato Francesco Emilio Borrelli. “Quartieri spagnoli, Mergellina, Sanità, via Salvator Rosa, piazza Mercato, sono tutte sotto assalto. È una notte di follia questa. Sono azioni coordinate a cui si sarebbe potuto porre rimedio, visto che sui social erano state annunciate”.
La tradizione “d’o cippo ‘e Sant’Antuono” è una ricorrenza molto antica. Si festeggia in onore di Sant’Antonio Abate (il santo del Fuoco e protettore degli animali) il 17 gennaio di ogni anno. In passato durante la festa di Sant’Antonio Abate, vicoli e strade della città venivano illuminati con falò di varie dimensioni, chiamati “cippi”. In questo modo si invocava la protezione di sant’Antonio. Il fuoco è l’elemento simbolico in onore del Santo che, secondo la leggenda, addirittura si sarebbe recato all’inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori. La fiamma, secondo la credenza popolare, ha quindi il potere di purificare e mandare via malocchi e malanni.