Sono morti nell’esplosione della fabbrica di fuochi di artificio di Ercolano tre ragazzi giovanissimi, per un lavoro in nero di 30 euro al giorno. Samuel, Sara e Aurora Esposito, due gemelle di 26 anni, hanno perso la vita in quella fabbrica illegale, senza alcuna tutela e intestato a una ragazzina di 13 anni. Il vero proprietario è il padre della bambina, un napoletano di 38 anni, che è stato denunciato.
“Cosa le dirò quando la mia bambina sarà grande? Che il suo papà è scoppiato dentro a una fabbrica, che lo hanno fatto morire come un animale per 30 euro al giorno? Adesso voglio giustizia”, dice la compagna di Tafciu che ha una bambina.
“Gli avevamo detto che poteva essere pericoloso anche perché non aveva alcuna esperienza. Ma non sapevamo che dovesse confezionare i fuochi, bensì solo applicare l’etichetta con il prezzo”, dice la ragazza a la Repubblica.
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