E’ di tre vittime il bilancio drammatico dello scoppio in fabbrica a Ercolano (Napoli) avvenuto lo scorso pomeriggio del 18 novembre. L’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio ha causato la morte di un ragazzo appena 18 anni e due sorelle gemelle di 26.
I tre erano al loro primo giorno di lavoro, secondo i primi riscontri. Lo scorso pomeriggio si è sentito un forte boato, poi si è alzata una colonna di fumo. Subito arrivano i soccorsi in via Patacca e si capisce che qualcosa di assurdo è accaduto e a rivelare cosa sia successo sono proprio i parenti delle vittime. Sono i familiari di Samuel Tafciu, 18 anni, e le sorelle Aurora e Sara Esposito, 26 anni. Samuel, origine albanese, era già papà. Non erano professionisti, ma erano stati “arruolati” per l’occasione e quello era il primo giorno di lavoro.
“Mi riferiscono – dice il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto – che lì si confezionassero fuochi d’artificio, ma né al Comune né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione. Conta poco dove fossero residenti i ragazzi, quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così. Qui confezionavano fuochi d’artificio, ma se non sono mai arrivate richieste di autorizzazione significa che dobbiamo insegnare ai giovani che la via maestra, anche se la più lunga, è quella della legalità e del rispetto delle regole affinché quanto accaduto stasera non possa più accadere”.
Ora gli inquirenti dovranno accertare cosa è accaduto e di chi sono le responsabilità.