Voce di Napoli | Navigazione

La figlia di Totò Schillaci: “Papà hai giocato la tua ultima partita”

Lacrime di dolore in tutta Italia per la morte id Totò Schillaci, l’ex calciatore della Nazionale morto a causa di un tumore al colon dopo una dura battaglia.

Toccanti le parole della figlia, Jessica. «Papà, stavi giocando l’ultima partita della tua vita, sapevi già che l’avresti persa ma te la sei giocata benissimo», scrive su Facebook.

Solo ieri, martedì 17 settembre, in un altro post, Jessica aveva postato un lungo sfogo, riferito certamente anch’esso alle condizioni del papà, che erano improvvisamente peggiorate durante il suo ricovero in pneumologia a Palermo. «Ci avete mai pensato alle lacrime? Sì, alle lacrime di tristezza? A quelle correlate al modo in cui esprimiamo dolore? Sì a quelle di rabbia? Le lacrime brutte, non quelle belle. Quelle talmente brutte che ti annegano. Ti tolgono il fiato. Ti “regalano” singhiozzi. Sono quelle lacrime che se osservi bene da vicino hanno dell’incredibile. Un incredibile quasi palpabile a cominciare dalla loro genesi».

«Di cosa sono fatte? Le lacrime sono fatte di acqua e di vita.

E l’acqua è vita, da sempre e per sempre! Senza loro, senza quelle lacrime che noi stessi creiamo non ci saremmo. L’acqua è la vita, vita che noi creiamo con i nostri occhi. Con quelli riusciamo a vedere, sentire e ad assaporare. La vita è quell’assaggio di miscela perfetta che solo noi siamo in grado di creare e anche in quello c’è bellezza nella sua complessità», scriveva Jessica.

«C’è bellezza nella vita che esce da noi ad ogni pezzo di dolore che penetra nel nostro cuore e c’è vita nella bellezza di contemplare chi non vogliamo lasciare regalandogli vita, un pezzo della nostra, con le nostre lacrime. Da lontano sembrano invisibili, dal colore trasparente che le rende così insignificanti. Da vicino però quelle lacrime così trasparenti stanno bene con tutto! Porca miseria: Si adattano a tutto. Sono il contorno giusto su ogni colore e sfumatura – conclude il post – Dopo tempo, dicono, che riescano a rendere sbiaditi i contorni più duri da guardare.