E’ davvero una tragedia quella avvenuta all’alba di domenica mattina quando due ragazze giovanissime venivano investite da due auto pirata. Una delle due, Rita Granata, 27 anni è morta dopo tre giorni di agonia. E’ stata investita a Fuorigrotta dopo esser scesa da un taxi, mentre tornava a casa. L’altra, Sara Romano 21 anni è stata uccisa e travolta da un Suv a Bagnoli.
I genitori di Rita hanno dato il consenso all’espianto degli organi e così salveranno altre persone che erano in attesa del trapianto. Le equipe mediche hanno proceduto col prelievo di fegato, cuore, polmoni, reni, pancreas e cornee, che sono stati portati nei vari centri di trapianto in diversi ospedali italiani.
La ragazza era stata investita domenica, 5 maggio, in via Leopardi, nel quartiere della periferia Ovest di Napoli. Nell’impatto, terribile, il corpo della 27enne era stato sbalzato a una trentina di metri di distanza. Il giovane alla guida si è dato alla fuga per poi tornare dopo mezz’ora. Tira, soccorsa dal 118, è arrivata in ospedale in gravissime condizioni con fratture e lesioni interne. L’8 maggio è morta.
Dopo l’assenso espresso dai genitori è stata avviata la procedura di accertamento di morte cerebrale da parte della commissione, presieduta dal dottor Massimo Petrosino e composta dal direttore sanitario del Dea Nocera-Pagani-Scafati, dottoressa Rosa Santarpia, e dai medici Ranieri (neurologo) e Scarpato (anestesista rianimatore); terminato il periodo di osservazione previsto dalla legge, sono iniziate le attività chirurgiche.