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Tina Rispoli resta in carcere, Tony Colombo: “Non sono un camorrista, sono un cantante troppo disponibile”

Dopo gli eclatanti arresti di Tony Colombo e Vincenzo Di Lauro, tra le 27 persone raggiunte dalle misure di custodia cautelate la scorsa settimana, arrivano gli interrogatori di garanzia. Il secondogenito di Paolo Di Lauro, detto Ciruzzo ‘o Milionario, avrebbe avuto affari con il cantante neomelodico e la moglie, Tina Rispoli, in almeno due ambiti: abbigliamento e fabbrica di sigarette. Resta in carcere la moglie, niente sconti dal Riesame per lei, dal momento che la sua istanza di recava della misura cautelare adottata 10 giorni fa è stata rigettata dal collegio di giudici.

Il cantante neomelodico si è difeso sostenendo che lui non c’entra nulla con la camorra e che i suoi, con Vincenzo Di Lauro, sarebbero stati solo affari tra imprenditori. “Non sono un camorrista sono un cantante”, ha ripetuto, come riporta il Mattino, rispondendo alle domande del Gip Luca Della Ragione,. Il cantante ha parlato prima del marchio “Corleone”, affare che gli viene contestato di aver gestito insieme a Vincenzo Di Lauro. Pii della fabbrica di sigarette spiegando che la sua unica colpa è quella di essere stato troppo disponibile e di aver dato solo un supporto morale in quanto era impegnato il cognato, Raffaele Rispoli, ma di non aver mai investito soldi.

Anche Di Lauro ha respinto le accuse non rispondendo alle domande del Gip ma affidandosi a una dichiarazione spontanea. Ha spiegato di essere solo un imprenditore con un cognome pesante. Per la fabbrica di sigarette si è dichiarato colpevole ma ha dichiarato che fosse un piacere in zona.