Dopo due notti in carcere Tina Rispoli ha risposto alle domande dei magistrati. Insieme al marito, Tony Colombo, è stata arresta per concorso in associazione camorristica, per aver investito in attività di Vincenzo Di Lauro, capo dell’omonimo clan di Secondigliano.
La Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino, ucciso a Terracina nel 2012, è assistita dagli avvocati Carmine Foreste e Maria Carmela Fiorita. Come riporta laRepubblica ha negato di aver finanziato con 35mila euro, provenienti da un prestito, la fabbrica per la produzione di sigarette di contrabbando realizzata ad Acerra e sequestrata dalla Guardia di Finanza. Coinvolto insieme a lei, secondo quanto emerso dal lavoro dei pm Maurizio De Marco, Lucio Giugliano e Rosa Volpe, anche uno dei fratelli, Raffaele, finito in carcere.
Nonostante tutte le prove contenute nell’ordinanza la donna ha ribadito di non aver mai investito né ricevuto somme di denaro che possano essere collegate ad affari illeciti Tony Colombo, interrogato martedì, si era difeso dicendo di non aver mai fatto affari con i clan. Ora la difesa può valutare la possibilità di proporre ricorso al Riesame.
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