Una domenica infernale, quella appena trascorsa a Napoli, dove a perdere la vita è stato Francesco Pio Maimone, ucciso per errore. Chiacchierava con un suo amico, Carlo, sul lungomare di Mergellina quando un uomo al marciapiedi di fronte, secondo una ricostruzione fatta dagli agenti della Squadra Mobile, guidata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, con il coordinamento del procuratore aggiunto Sergio Amato.
Avrebbe sparato tra la folla perché qualcuno aveva fatto cadere un drink sulle sue scarpe, nuove e bianche: tre colpi in aria, come dicono alcuni testimoni, e uno mentre abbassava la pistola. Sulla traiettoria dell’ultimo proiettile esploso si trovava Francesco Pio, il diciottenne centrato al petto, che quell’uomo non lo conosceva nemmeno. Poi le ultime parole prima di morire e il soccorso in ospedale, al vecchio Pellegrini, dove Checco non ce l’ha fatta.
La nonna di Francesco Pio Maimone
Le parole della nonna del giovanissimo a Tgcom: “Un ragazzo molto buono, lavorava ed era rispettoso. Ieri è venuto sopra, nonna come stai? Ho detto dove vai e ha detto vado a Mergellina con il mio amico”. Ma non è mai più tornato a casa. Il suo sogno, di aprire una pizzeria mentre lavorava per racimolare soldi, è rimasto tale. Era incensurato, non c’entrava nulla eppure ha perso la vita per niente.