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Festival di Sanremo, cosa è successo veramente con Blanco, gag o figuraccia?: “Una telefonata”

All’indomani del Festival di Sanremo sono in molti a parlare di Blanco. No, non è in gara quest’anno, ma la sua performance sul palco ha catalizzato l’attenzione di tutti. A un certo punto il vincitore della scorsa edizione ha dato di matto e ha rotto tutti i fiori della scenografia. Una gag preparata o un atto di furia? E’ quello che tutti gli italiani si sono chiesti.

Blanco al Festival di Sanremo: la verità

Stamane Amadeus, in conferenza stampa, ha risposto sul gesto del ragazzo. “Era previsto che lui facesse qualcosa, anche un calcio, mi era stato detto che poteva coricarsi, fare qualcosa di particolare”. Insomma qualcosa era previsto, ma non quello che poi è accaduto. “Blanco stamattina mi ha chiamato, era dispiaciuto. Ha chiesto scusa al Festival, a me. Ha sbagliato e questo lo sa lui per primo. Ho chiesto a lui com’è capitato e come può non capitare il futuro. Quando ci sono problemi tecnici basta alzare le mani, io mi fermo. Può capitare che qualcosa non funzioni, ci sta, è capitato. La rabbia che lui ha avuto.. è un ragazzo che tra poco compirà 20 anni, l’ha scatenata sui fiori ma non per mancare rispetto a Sanremo”.

Poco dopo sono arrivate le scuse di Blanco che ha scritto una sorta di dedica all’Ariston. E il finale di Amdeus chiarisce tutto: “Non lo voglio scusare perché lui è consapevole di questo, non ha chiesto di essere capito, ma di essere perdonato. È il primo consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe voluto fare. A 19 o 20 anni piò capitare che fai qualcosa che non vorresti fare, non vorrei buttargli la croce addosso. Vorrei accettare le scuse con serenità”.

La stessa scena che abbiamo visto ieri tutti sul palco dell’Ariston è presente infatti in un videoclip di Blanco. Avrebbe dovuto riprodurre più o meno la stessa scena, senza strafare e insomma ognuno ha detto la sua. Ma diciamo la verità, al pubblico che guarda Sanremo non è proprio piaciuto? Va bene l’età, ma bisognerebbe imparare a comportarsi un attimo, almeno prima di salire sul palcoscenico più importante del mondo.