Mentre la Procura ha chiesto al giudice l’archiviazione del fascicolo per omicidio rispetto alla morte di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano trovata impiccata in casa sua nel 2016, il legale della madre si è opposto alla richiesta.
Tiziana Cantone, il segno di un’unghia
Maria Teresa Giglio da sempre chiede che sia fatta luce sulla morte della figlia. Il pm Giovanni Corona dopo i risultati dell’autopsia, eseguita nel 2021, aveva chiesto l’archiviazione. Ma i consulenti della famiglia avrebbero riscontrato, secondo quanto ripotato da Il Mattino, una serie di incongruenze. Tra gli elementi evidenziati, oltre la mancata esecuzione dell’autopsia subito dopo la morte, ci sarebbe il segno di una lesione da unghia: “Tale lesione può risultare pienamente compatibile con una unghiatura”.
Non si sa se il segno possa essere stato lasciato da un soccorritore o da qualcun altro. Nella relazione poi si legge: “Impossibile escludere una metodica asfittica riconducibile a strangolamento”. Ma ci sarebbe ancora un altro elemento che secondo i consulenti della madre di Tiziana Cantone andrebbe chiarito, l’altezza dell’attrezzo ginnico a cui la 31enne fu trovata impiccata e la posizione delle gambe incrociate: “In modo incompatibile con una morte per asfissia meccanica perpetrata attraverso le modalità di impiccamento, posto che la compianta avrebbe posto in essere l’azione sucidiaria stando in ginocchio, ergo senza l’esercizio della forza peso che avrebbe dovuto spingere il corpo verso il basso”. Tutti aspetti che secondo la famiglia di Tiziana Cantone vanno chiariti prima di chiudere definitivamente il caso.