A Casamicciola gli allarmi non sono finiti. A lanciarne uno nuovo sono stati i vigili del fuoco, impegnati senza sosta con la protezione civile e i volontari a spalare il fango e detriti trascinati dalla frana che nella notte tra il 26 e 27 novembre scorsi, ha colpito l’isola d’Ischia.
C’è ancora molto lavoro da fare ma lo spazio per poter depositare questo materiale è in esaurimento. “Il rischio c’è. Se non sarà trovata una soluzione, nei prossimi giorni non sapremo più dove mettere quello che stiamo raccogliendo“. A dirlo a Vocedinapoli.it è stato uno dei pompieri in servizio presso il ‘quartier generale’ di Casamicciola, il luogo dal quale è gestita l’emergenza.
Quando si arriva al porto della parte dell’Isola verde devastata dalla ‘valanga’, soccorsi e vigili del fuoco sono ovunque. A poca distanza c’è la foce dalla quale il fango è giunto in mare. Le carcasse di due autobus sono ancora li abbandonate. A poca distanza c’è un piccolo parco giochi diventato deposito di massi, detriti e materiali.
Ha dichiarato in merito il Commissario per l’emergenza Giovanni Legnini, in occasione di un punto stampa tenuto insieme al capo della protezione civile Fabrizio Curcio: “Sul tema urgente della raccolta e lo smaltimento del fango e dei detriti, in corso dal primo giorno e già in parte realizzato, abbiamo fatto grandi passi avanti. Grazie all’Arpac e ai comuni stiamo individuando i siti di stoccaggio. Definiremo i contorni del piano operativo nelle prossime settimane“.
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