Un modo del tutto originale di scoprire i messaggi scambiati tra il marito e l’amante. Così la donna è riuscita a inchiodare il marito all’addebito con un metodo nuovo, mostrando la prova del tradimento senza di fatto invadere la privacy di nessuno. Come ha fatto? L’arguzia è donna.
La moglie tradita ha utilizzato l’Apple Watch per dimostrare come il marito fedifrago la stesse tradendo. E’ bastato qualche scatto fatto sull’orologio hi-tech, collegato allo smartphone, per dimostrare quello che aveva sempre pensato accadesse. Inequivocabile il tenore della chat in cui il marito mostra anche il luogo in cui avvenivano i tradimenti: un appartamento fuori dalla città.
Questo emerge dalla sentenza 2214/22, pubblicata dalla prima sezione civile del tribunale di Benevento. L’addebito, chiesto dalla signora, è stato accolto perché non c’è violazione della privacy e i messaggi utilizzati dalla donna risalgono al mese d’agosto, quando il marito lasciò incautamente l’Apple watch sul comodino. Per il giudice, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, come ha rilevato Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato: “Nessun adempimento specifico è richiesto a chi fotografa la chat dallo schermo di uno smartphone perché l’immagine si caratterizza soltanto per il suo oggetto e non c’è alcuna differenza fra una tale fotografia e un’altra che ritrae un oggetto o soggetto differente. È vero, il disconoscimento ex articolo 2712 Cc può far perdere alle riproduzioni informatiche la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici. Ma deve essere tempestivo, perché soggiace a precise preclusioni processuali, oltre che chiaro, circostanziato ed esplicito: servono insomma elementi che dimostrino che la realtà riprodotta non corrisponde a quella dei fatti.”
Nel dettaglio l’infedeltà ha di fatto causato la fine del matrimonio e per dimostrarlo sono stati necessari e decisivi i messaggi della moglie. Insomma conversazioni dell’adulterio e in più messaggi in cui il marito ammetteva di aver avuto una sbandata.