Quanto ‘costa’ la pace? Può avere un valore il cessate il fuoco in Ucraina? In Campania è possibile fare una stima precisa: l’iniziativa che ha portato decine di migliaia di persone in piazza del Plebiscito a Napoli ha fatto sborsare alla Regione 300mila euro.
Centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico investiti in una manifestazione che ha visto partecipare per lo più scolaresche. Una sorta di ‘filone autorizzato’. Un evento istituzionale che secondo il Presidente Vincenzo De Luca dovrà portare a, “una tregua in Ucraina della durata di un mese, per consentire a istituzioni di governo e statali o singole personalità di mettere in campo una concreta iniziativa di pace.
Saranno presenti associazioni, istituzioni pubbliche, culturali e religiose. Sono invitati a partecipare tutti, più si allarga la partecipazione meglio è: se ci sono altre iniziative in direzione della pace va benissimo, non c’è nessun recinto chiuso“, queste le dichiarazioni del Governatore.
Il fine è nobile per carità e non è il caso di entrare nel merito dell’ormai nota polemica: è chiaro che ci sono un aggressore e un aggredito? Per noi si, è assolutamente evidente. Da alcune affermazioni rilasciate da De Luca negli ultimi mesi, invece, questa posizione – negli uffici di Palazzo Santa Lucia – pare non sia stata molto chiara e netta.
I fondi sono serviti per sostenere i pagamenti dell’intera organizzazione: l’affitto dei bus che hanno portato i partecipanti in piazza, l’istallazione del palco e relativa manovalanza, la messa a terra dei bagni pubblici. Ma ci sono stati anche altri prezzi pagati dai cittadini, meno materiali ma molto sentiti.
Ad esempio il blocco del traffico per un’intera mezza giornata. Aspetto di non poca rilevanza per una città ‘scassata’ in cui il trasporto pubblico è vergognoso. Però c’è poco da fare, De Luca si è trasformato nel diplomatico portatore di pace, in grado di far sedere al tavolo delle trattative Putin, Zelensky, l’Europa, Biden e Xi Jinping.
È possibile che altre città replichino l’iniziativa organizzata dalla Regione oggi a Napoli, conferendo al Governatore questo prestigioso primato. È invece assolutamente improbabile che Mosca e Kiev siano interessati alle azioni di De Luca. È invece molto più realistico che il Presidente della Campania abbia organizzato a spese di tutti una bella iniziativa di propaganda politica, con l’unico obiettivo di promuovere e pubblicizzare se stesso. Come hanno sempre fatto i migliori (o peggiori e autoritari) ‘sovrani’ della storia.