“Salve, volevo segnalarlei questo accaduto, cerco di riportare solo i fatti tralasciando le varie sensazioni provate. Arriviamo io e mio fratello alle 19 allo stadio, alle 20:30 arrivano una ventina di ragazzi, ci fanno slittare di due posti per stare vicini dicendoci che i posti più avanti sono i loro, a 15 minuti dal fischio di iniziò arrivano i padroni dei posti, chiedo spiegazioni ai ragazzi, ma non ne vogliono sapere, noi ci alziamo per far posto a loro, e rimaniamo senza posto.
Chiamo lo steward, non è di sua competenza, ne chiamo un altro, al racconto dell’accaduto mi viene risposto “ma tu e ro si” come a dire ma dove vivi, qui funziona così. Chiamo il terzo steward, si decide a seguirmi sul posto, al passaggio davanti ai ragazzi c’è Osimhen che sbaglia il rigore, nella confusione vengo strattonato, lo steward non sa cosa fare, non lo ascoltano, se ne va, faccio un video ai ragazzi, per tutelarmi e denunciarli, per poco non mi fanno cadere il telefono come si vede in video. Ce ne andiamo dall’altro lato dei distinti, ci dicono che non possiamo stare seduti sulle scale, non abbiamo più un posto, andiamo dalla polizia.
Con la speranza di fargliela pagare, ci dirigiamo io mio fratello e gli altri 3 tra poliziotti e responsabili di non so che, sul posto, anche se nessuna intenzione era la nostra di ritornarci, la priorità questa sera era quella di tornarcene a casa sani e salvi, comunque fanno alzare i due ragazzi ma non con le buone. Davanti alle forze dell’ordine ci lanciano un bicchiere di carta. Questa volta è un bambino, un poveretto che ha avuto queste istruzioni.
Ci rassicurano dicendoci che ci sono mille telecamere e che non avrebbero potuto farci niente, e poi se ne vanno, al passaggio per arrivare ai posti, ci minacciano con ‘c vrim arop’ e vari insulti con ‘par o frat ***’ e spinte varie. Ci sediamo, ma siamo contornati di animali, decidiamo di andarcene, questa volta a casa. Ai ragazzi seduti ai nostri posti la polizia non ha preso nessun provvedimento se non quello di farli spostare, il gruppo tra l’altro, aveva già preso questione con una coppia di ragazzi prima che la partita iniziasse, a pensarci ora sarà stato sempre per i posti, mi chiedo se queste persone non si meritassero una punizione decente, è così difficile far rispettare i posti allo stadio?
Perché oltre 20/30 persone del mio settore stavano seduti sulle scalinate? Avranno diritto anche loro ad un sedia decente? Perché la prepotenza deve ancora, nel 2022, dettare leggi? Per lo più in uno stadio. Com’è possibile che la comunità pensa a vedersi la partita, perché se è vero che erano in 20, dalla nostra avremmo dovuto avere tutto lo stadio, e nessuno, nessuno si è fatto avanti per aiutarci, anzi, andando avanti e indietro per i posti, ci dicevano di toglierci davanti perché dovevano vedersi la partita“.
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