Un quartiere ferito, che piange Andrea Covelli, il giovane 27enne di Pianura scomparso e poi trovato morto dopo due giorni e mezzo, lo scorso venerdì 1 luglio in una campagna in via Pignatiello. In corso le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli guidata da Alfredo Fabbrocini, nello specifico dalla sezione omicidi) per ricostruire gli ultimi momenti di vita del ragazzo, per capire il movente del brutale assassinio, per analizzare la possibilità di un suo coinvolgimento con malavita. Capire, insomma, il motivo per il quale un ragazzo sceso di casa per “andare a compare i cornetti” non sia mai più tornato.
Omicidio Andrea Covelli, gli ultimi momenti in vita
Molto stanno facendo le telecamere di sorveglianza che tra Soccavo e Pianura, hanno registrato gli ultimi momenti in cui Andrea era ancora in vita. Momenti che il giovane avrebbe trascorso con la fidanzata, secondo quanto riporta Ciro Cuozzo de Il Riformista, nei pressi proprio di una nota cornetteria di Soccavo. Proprio qui i due aguzzini, a bordo di uno scooter, hanno fatto salire Andrea su un motorino. Poi l’arrivo a Pianura, come hanno ripreso le telecamere di un bar all’angolo di via Padula. Infine la scomparsa e il ritrovamento del cadavere martoriato dopo due giorni e mezzo.
E’ proprio nel suo quartiere che, con ogni probabilità, Andrea è stato prima brutalmente picchiato e poi ucciso con colpi d’arma da fuoco, di cui uno al volto. Il suo cadavere rinvenuto solo dopo una segnalazione anonima. E ora non resta che attendere l’esito dell’autopsia, ma soprattutto quello delle indagini. Andrea, descritto da tutti come un bravo ragazzo, generoso e non appartenente a clan, per quale motivo è stato ucciso come un boss?