Oggi il giovane chef lavora in un nuovo locale di lusso aperto a San Sebastiano al Vesuvio: 'Black Swan'
Tra le polemiche legate al mondo del lavoro, tra imprenditori che non trovano personale e giovani che giustamente si ribellano a situazione di sfruttamento, è giusto che – nell’era del reddito di cittadinanza – si dia spazio a storie del tutto diverse. Questa è una di quelle che parla di riscatto, fatica e realizzazione professionale.
Giuseppe Cozzolino
È la storia di Giuseppe Cozzolino, 29 anni, giovane chef che oggi lavora nel nuovo locale di lusso aperto a San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli: il ‘Black Swan‘. Giuseppe è nato a Pompei, in una famiglia di umili origini.
Le origini
“Mamma è casalinga, papà lavorava in un bar – ha raccontato Giuseppe a Vocedinapoli.it – Vivevamo nella casa grande di nonna e fin da piccolo ho sempre avuto la passione della cucina. Non solo del cibo ma anche di tutti gli utensili che servivano per preparare le pietanze”.
Il lavoro
Giuseppe ha avuto la fortuna di lavorare con i migliori chef: “Ho avuto una gavetta che potrei definire ‘militaresca’. Ho lavorato con Andrea Migliaccio, Claudio Mengoni, Salvatore Elefante, Antonino Cannavacciuolo. Ho poi partecipato a tanti stage e dopo 10 anni durante i quali ho viaggiato molto per lavoro tra l’Italia e l’Europa, ho deciso di fermarmi nella mia terra“.
Presente e futuro
Ed è proprio alle pendici del Vesuvio che Giuseppe ha deciso di portare tutta la sua esperienza e creatività: “Qui ho la possibilità di presentare un’idea nuova di cucina ma sempre legata alle mie tradizioni. Per me il cibo non è solo alimentazione ma una vera e propria esperienza. Un processo che si cura con la precisione e la cura dei dettagli“. E che magari, un giorno, lo porterà a conquistare una stella Michelin.